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Il mercato è alle porte. Juve, Milan, Napoli: ne parlano Thiago Motta, Fonseca e Conte
Il campionato è sempre il grande protagonista, ma il mercato bussa ormai alle porte delle squadre di Serie A. E irrompe anche nelle conferenze stampa della vigilia dell'ultima giornata prima dell'apertura della finestra di trasferimenti invernale. Le più attese, come sempre, sono le big. Di calciomercato, difatti, si parla diffusamente in casa di Juventus, Milan e Napoli.
Qui Thiago Motta. L'obiettivo principale, per i bianconeri, riguarda la difesa, dopo l'infortunio di Bremer e con la probabile cessione di Danilo: "Come gli altri, pensa solo alla partita della Fiorentina - dice l'allenatore del difensore brasiliano - poi vedremo e ne discuteremo al momento opportuno. Il mercato sarà da gestire nel modo giusto e bene. Oggi la concentrazione è sulla partita di domani contro la Fiorentina perché è la prossima di campionato". Motta, comunque, assicura di non avere fretta di incassare rinforzi: "Voglio fare una grande partita domani. Tutto il resto arriverà a tempo debito. L’ho già detto. Siamo sempre in sintonia con la società. Se si potrà migliorare la squadra si farà, se non si potrà migliorare la squadra non si farà. Oggi io sono concentrato al 200% per fare una grande partita domani contro la Fiorentina. Il resto arriverà a tempo debito".
Qui Paulo Fonseca. La spina, per il Milan, resta legata al poco impiego di Theo Hernandez, anche se arrivano segnali di riavvicinamento tra l'allenatore e il terzino. Per il resto, il tecnico portoghese in conferenza stampa non chiede regali di Natale: "Stiamo pensando a tante situazioni. La società è attenta. Faremo le cose con coscienza e consapevolezza di ciò che è meglio per la squadra. Io sono molto concentrato su Roma e Supercoppa". Spazio anche al possibile addio di Tomori: "Per me è una novità, ma sono cose normali; se ci sarà da parlare, parleremo".
Qui Antonio Conte. L'allenatore del Napoli è spesso il più diretto, ma anche lui in questo caso dribbla la questione di cosa chiederà alla società a gennaio: "Risposi già l'altra volta, è una questione che non affronterò mai, c'è il club che deciderà cosa fare - assicura ai cronisti -, io ho chiesto al club soltanto che ho 21 giocatori, due squadre da allenare ed ho bisogno quantomeno di avere quel numero di giocatori, così abbiamo un buon livello anche durante l'allenamento. Che rimanga almeno quel numero, è la minima richiesta che io possa fare".
Qui Thiago Motta. L'obiettivo principale, per i bianconeri, riguarda la difesa, dopo l'infortunio di Bremer e con la probabile cessione di Danilo: "Come gli altri, pensa solo alla partita della Fiorentina - dice l'allenatore del difensore brasiliano - poi vedremo e ne discuteremo al momento opportuno. Il mercato sarà da gestire nel modo giusto e bene. Oggi la concentrazione è sulla partita di domani contro la Fiorentina perché è la prossima di campionato". Motta, comunque, assicura di non avere fretta di incassare rinforzi: "Voglio fare una grande partita domani. Tutto il resto arriverà a tempo debito. L’ho già detto. Siamo sempre in sintonia con la società. Se si potrà migliorare la squadra si farà, se non si potrà migliorare la squadra non si farà. Oggi io sono concentrato al 200% per fare una grande partita domani contro la Fiorentina. Il resto arriverà a tempo debito".
Qui Paulo Fonseca. La spina, per il Milan, resta legata al poco impiego di Theo Hernandez, anche se arrivano segnali di riavvicinamento tra l'allenatore e il terzino. Per il resto, il tecnico portoghese in conferenza stampa non chiede regali di Natale: "Stiamo pensando a tante situazioni. La società è attenta. Faremo le cose con coscienza e consapevolezza di ciò che è meglio per la squadra. Io sono molto concentrato su Roma e Supercoppa". Spazio anche al possibile addio di Tomori: "Per me è una novità, ma sono cose normali; se ci sarà da parlare, parleremo".
Qui Antonio Conte. L'allenatore del Napoli è spesso il più diretto, ma anche lui in questo caso dribbla la questione di cosa chiederà alla società a gennaio: "Risposi già l'altra volta, è una questione che non affronterò mai, c'è il club che deciderà cosa fare - assicura ai cronisti -, io ho chiesto al club soltanto che ho 21 giocatori, due squadre da allenare ed ho bisogno quantomeno di avere quel numero di giocatori, così abbiamo un buon livello anche durante l'allenamento. Che rimanga almeno quel numero, è la minima richiesta che io possa fare".
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