Un supereroe per la Viola: Luiz Henrique vuole il "riscatto europeo", l'ostacolo è Textor

Diciotto mesi non proprio indimenticabili in Europa e una voglia matta di tornarci per dimostrare di essere all'altezza dei grandi campioni sudamericani che hanno ben figurato nel Vecchio Continente. Dopo l'avventura con il Betis Siviglia (4 reti e 10 assist in 64 partite), Luiz Henrique André Rosa da Silva sembra essere stavolta pronto per il grande salto. A 24 anni (compiuti il 2 gennaio), l'esterno offensivo nato a Petropolis ha trascinato il Botafogo in un 2024 davvero indimenticabile, meritandosi il Pallone d'Oro sudamericano e tanti elogi.

La vittoria del campionato brasiliano e soprattutto della Copa Libertadores sono il biglietto da visita migliore per il ragazzo cresciuto nel settore giovanile del Fluminense, che lasciò il Brasile nel 2022 per tentare l'avventura europea con i biancoverdi andalusi. Un'avventura, come detto, tutt'altro che esaltante ma per fortuna il destino riserva sempre - o quasi - una seconda opportunità. A febbraio dello scorso anno era diventato l'acquisto più caro nella storia del calcio brasiliano (106 milioni di reais, circa 16 milioni di euro), ora può diventare un affare per il "Fogao", pronto a venderlo per 30 milioni di euro. John Textor, il patron del club di Rio de Janeiro, vorrebbe prestarlo per sei mesi al Lione (altra società appartenente alla galassia Eagle Football Holdings) e riportarlo indietro per permettergli di sfruttare la vetrina del Mondiale per club che si terrà in estate negli USA. Ma sulle tracce di Luiz Henrique ci sono tante squadre, compresa la Fiorentina.

I viola vogliono regalare a Raffaele Palladino un rinforzo offensivo di spessore, per provare a fare il salto di qualità e continuare a lottare per le posizioni di vertice, ma non sarà facile portare in Italia la "Pantera Nera", come è stato ribattezzato dopo un'esultanza in cui ha mostrato la maschera del famoso supereroe della Marvel. Esterno offensivo mancino, ha realizzato 11 gol e 6 assist in 48 partite tra campionato e Libertadores, dimostrando di poter incidere nelle partite che contano. Unica "pecca" il problema che lo ha coinvolto tempo fa, legato al calcioscommese e a Lucas Paquetà: entrambi sono finiti nell'occhio del ciclone per delle scommesse sospette, ma la vicenda sembra essere finita nel dimenticatoio.