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Le pagelle della Fiorentina - Quanti rimpianti Kean, ingresso col piglio giusto di Richardson
Risultato finale: Fiorentina - Empoli 2-2 (5-6 dcr)
Terracciano 5,5 - Quest’anno fa il portiere di coppe. Freddato a inizio partita, su Ekong non sembra il massimo della reattività in uscita. Può poco sul bis e sui rigori.
Dodo 6,5 - Tra i più pimpanti, nell’ottavo di coppa fornisce un’altra riprova risultando ben presente in tutte e due le fasi di gioco. Non fa assist solo per puro caso.
Comuzzo 5,5 - Meno perfetto del solito, di quanto aveva abituato a essere. Sul primo gol empolese può poco, mentre è totalmente sorpreso sul secondo, Esposito gli sfugge.
Ranieri 6 - Nei 90 minuti più recupero corre sul filo dell’inappuntabilità, risultando di fatto sempre presente e senza mai lasciare spazi agli empolesi. Sbaglia però il rigore nella serie.
Gosens 6,5 - Potrebbe insegnare come ci si adatta al ruolo di terzino a quattro pur avendo doti spiccatamente offensive. E arricchisce l’insieme col tocco galeotto di schiena sul 2-1.
Dal 75’ Parisi sv.
Cataldi 5,5 - Ingolfato per tutto il primo tempo, la coppia con Quarta in mediana non gira proprio. Molto meglio la ripresa ma c’è anche un errore decisivo sul 2-2. Il rigore lo segna.
Martinez Quarta 4,5 - Seconda dal 1' a centrocampo, stavolta le cose vanno meno bene. Macchia subito in apertura con un errore grave che porta allo 0-1. Tante imprecisioni.
Dal 52’ Richardson 6,5 - Si alza col piglio giusto dalla panchina e non è un caso che entri a pieno titolo nell’azione dell’1-1. Subentro da tenersi stretto, porta qualità.
Colpani 5 - Nella sua parentesi fiorentina non è ancora riuscito a esprimere le sue doti, neanche con l’Empoli lo farà. Anzi, peggio: rimane tanto nascosto da non poterle esibire.
Dal 52’ Ikone 5,5 - Non entrerebbe neanche malissimo, non è tutto da buttare come subentro. Ma in una sfida decisa dai dettagli, sbagliare un gol come fa lui pesa.
Beltran 6 - Partita a due volti, combattivo ma molto impreciso nel primo tempo e più nel cuore delle azioni nella ripresa. La somma tra i due fattori fa sufficienza piena.
Dal 75’ Gudmundsson 6 - Il suo rientro era atteso a gloria e viene ben accolto. Ha poco tempo però per farlo fruttare: quantomeno trasforma il suo rigore nella serie.
Sottil 6,5 - Il primo tempo della Fiorentina è un lungo elenco di cose poco riuscite in cui lui, almeno, ci prova. Sale di tono col crescere della squadra e firma il 2-1 aiutato da Gosens.
Dall’84’ Kouame 6 - Scampolo minuscolo di partita a sua disposizione, tenta comunque di rendersi utile. Segna il secondo rigore nella serie conclusiva.
Kean 5,5 - Da zero metri grazia Seghetti nel primo tempo, ma nella ripresa si fa perdonare, di nuovo da distanza ravvicinata. Pessima però la battuta dal dischetto: tanti rimpianti.
Raffaele Palladino 5,5 - Sono pochi i titolari che tiene a riposo, il messaggio diretto alla squadra è quello di non sottovalutare una partita complicata anche dalla situazione ambientale post-Bove. Gestire un’emergenza emotiva così non è affar semplice e le difficoltà aumentano con l’immediato vantaggio empolese. La Viola gioca male il primo tempo, lui cambia piano piano e trova la reazione ma soprattutto il sorpasso. Peccato però che poi arrivino nuovo pari ed eliminazione ai rigori. In parte, comunque, lo giustifichiamo.
Terracciano 5,5 - Quest’anno fa il portiere di coppe. Freddato a inizio partita, su Ekong non sembra il massimo della reattività in uscita. Può poco sul bis e sui rigori.
Dodo 6,5 - Tra i più pimpanti, nell’ottavo di coppa fornisce un’altra riprova risultando ben presente in tutte e due le fasi di gioco. Non fa assist solo per puro caso.
Comuzzo 5,5 - Meno perfetto del solito, di quanto aveva abituato a essere. Sul primo gol empolese può poco, mentre è totalmente sorpreso sul secondo, Esposito gli sfugge.
Ranieri 6 - Nei 90 minuti più recupero corre sul filo dell’inappuntabilità, risultando di fatto sempre presente e senza mai lasciare spazi agli empolesi. Sbaglia però il rigore nella serie.
Gosens 6,5 - Potrebbe insegnare come ci si adatta al ruolo di terzino a quattro pur avendo doti spiccatamente offensive. E arricchisce l’insieme col tocco galeotto di schiena sul 2-1.
Dal 75’ Parisi sv.
Cataldi 5,5 - Ingolfato per tutto il primo tempo, la coppia con Quarta in mediana non gira proprio. Molto meglio la ripresa ma c’è anche un errore decisivo sul 2-2. Il rigore lo segna.
Martinez Quarta 4,5 - Seconda dal 1' a centrocampo, stavolta le cose vanno meno bene. Macchia subito in apertura con un errore grave che porta allo 0-1. Tante imprecisioni.
Dal 52’ Richardson 6,5 - Si alza col piglio giusto dalla panchina e non è un caso che entri a pieno titolo nell’azione dell’1-1. Subentro da tenersi stretto, porta qualità.
Colpani 5 - Nella sua parentesi fiorentina non è ancora riuscito a esprimere le sue doti, neanche con l’Empoli lo farà. Anzi, peggio: rimane tanto nascosto da non poterle esibire.
Dal 52’ Ikone 5,5 - Non entrerebbe neanche malissimo, non è tutto da buttare come subentro. Ma in una sfida decisa dai dettagli, sbagliare un gol come fa lui pesa.
Beltran 6 - Partita a due volti, combattivo ma molto impreciso nel primo tempo e più nel cuore delle azioni nella ripresa. La somma tra i due fattori fa sufficienza piena.
Dal 75’ Gudmundsson 6 - Il suo rientro era atteso a gloria e viene ben accolto. Ha poco tempo però per farlo fruttare: quantomeno trasforma il suo rigore nella serie.
Sottil 6,5 - Il primo tempo della Fiorentina è un lungo elenco di cose poco riuscite in cui lui, almeno, ci prova. Sale di tono col crescere della squadra e firma il 2-1 aiutato da Gosens.
Dall’84’ Kouame 6 - Scampolo minuscolo di partita a sua disposizione, tenta comunque di rendersi utile. Segna il secondo rigore nella serie conclusiva.
Kean 5,5 - Da zero metri grazia Seghetti nel primo tempo, ma nella ripresa si fa perdonare, di nuovo da distanza ravvicinata. Pessima però la battuta dal dischetto: tanti rimpianti.
Raffaele Palladino 5,5 - Sono pochi i titolari che tiene a riposo, il messaggio diretto alla squadra è quello di non sottovalutare una partita complicata anche dalla situazione ambientale post-Bove. Gestire un’emergenza emotiva così non è affar semplice e le difficoltà aumentano con l’immediato vantaggio empolese. La Viola gioca male il primo tempo, lui cambia piano piano e trova la reazione ma soprattutto il sorpasso. Peccato però che poi arrivino nuovo pari ed eliminazione ai rigori. In parte, comunque, lo giustifichiamo.
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