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Da Antognoni a Bove, quanta sofferenza per il mondo della Fiorentina
Luca Calamai, editorialista di Tuttomercatoweb.com e storica firma del giornalismo fiorentino, dopo quanto accaduto a Bove:
C’è un filo di dolore che accompagna la storia della Fiorentina. Andando a ripescare nella memoria vengono a mente il problema all’occhio di Montuori, l’operazione alla testa di De Sisti, il drammatico scontro Antognoni-Martina, la misteriosa morte di Beatrice e di tanti elementi dii quel gruppo, la tragedia di Astori e, in questa terribile cronologia, la scomparsa di Barone. Una maledizione che ci portiamo scritta sulla pelle. Alla quale proviamo a ribellarci da sempre. Ma che puntualmente si ripresenta. Feroce, insopportabile.
Quando il corpo di Bove si è afflosciato all’improvviso il mondo viola è rimasto ancora una volta senza fiato. La sfida con l’Inter ci aveva riportato a sognare per qualche ora lo scudetto. Un sapore speciale che avevamo dimenticato. Invece niente. Non si è ammutolito soltanto il Franchi. In ogni angolo del mondo i tifosi viola sono rimasti senza fiato. Ripensando alle tragedie del passato. Chi ha una certa età ha visto tornare davanti agli occhi le immagini disperate dei giocatori viola dopo lo scontro tra Antognoni e Martina. Con il povero “Pallino” Raveggi, mitico massaggiatore viola, a tentare un approccio di respirazione bocca a bocca, con i medici ad invocare l’arrivo in campo dell’ambulanza. E noi a guardare paralizzati, increduli. Feriti nel cuore. Anche ieri guardavamo paralizzati il balletto intorno a Edo. Le facce spaventate. Gli occhi persi nel vuoto dei compagni di squadra. Ma anche dei giocatori dell’Inter. E nella testa la solita domanda: “Perché dobbiamo vivere un altro dolore?”.
Oggi siamo tutti accanto a Bove. Lo striscione della Curva racconta il pensiero di chi ha la Fiorentina nel cuore. La notte è passata. Il peggio forse è passato. Ora inizia l’attesa dei bollettini medici. Dai Edo. Ci hai conquistato con il tuo sorriso, la tua furia agonistica, la tua voglia di non arrenderti mai. Qualità che ora ti saranno preziose per vivere una sfida che non avresti mai pensato di affrontare. Firenze ti accompagnerà passo dopo passo in questa partita. Ormai sei uno dei “nostri”, anzi lo sei stato dal primo giorno. Ora lo sei ancora di più perché la sofferenza rende ancora più forti i rapporti. Anni fa si aprì un dibattito nel mondo della Fiorentina sull’opportunità di tradire il colore viola. Un colore che nel mondo dello spettacolo è considerato sfortunato. Allora ero più giovane e mi ribellai a questa opzione. Viola e Fiorentina sono una cosa sola. Non ho cambiato idea. E ne sarò ancora più convinto il giorno che rivedrò Edo in campo a rincorrere palloni. Con la maglia viola addosso.
C’è un filo di dolore che accompagna la storia della Fiorentina. Andando a ripescare nella memoria vengono a mente il problema all’occhio di Montuori, l’operazione alla testa di De Sisti, il drammatico scontro Antognoni-Martina, la misteriosa morte di Beatrice e di tanti elementi dii quel gruppo, la tragedia di Astori e, in questa terribile cronologia, la scomparsa di Barone. Una maledizione che ci portiamo scritta sulla pelle. Alla quale proviamo a ribellarci da sempre. Ma che puntualmente si ripresenta. Feroce, insopportabile.
Quando il corpo di Bove si è afflosciato all’improvviso il mondo viola è rimasto ancora una volta senza fiato. La sfida con l’Inter ci aveva riportato a sognare per qualche ora lo scudetto. Un sapore speciale che avevamo dimenticato. Invece niente. Non si è ammutolito soltanto il Franchi. In ogni angolo del mondo i tifosi viola sono rimasti senza fiato. Ripensando alle tragedie del passato. Chi ha una certa età ha visto tornare davanti agli occhi le immagini disperate dei giocatori viola dopo lo scontro tra Antognoni e Martina. Con il povero “Pallino” Raveggi, mitico massaggiatore viola, a tentare un approccio di respirazione bocca a bocca, con i medici ad invocare l’arrivo in campo dell’ambulanza. E noi a guardare paralizzati, increduli. Feriti nel cuore. Anche ieri guardavamo paralizzati il balletto intorno a Edo. Le facce spaventate. Gli occhi persi nel vuoto dei compagni di squadra. Ma anche dei giocatori dell’Inter. E nella testa la solita domanda: “Perché dobbiamo vivere un altro dolore?”.
Oggi siamo tutti accanto a Bove. Lo striscione della Curva racconta il pensiero di chi ha la Fiorentina nel cuore. La notte è passata. Il peggio forse è passato. Ora inizia l’attesa dei bollettini medici. Dai Edo. Ci hai conquistato con il tuo sorriso, la tua furia agonistica, la tua voglia di non arrenderti mai. Qualità che ora ti saranno preziose per vivere una sfida che non avresti mai pensato di affrontare. Firenze ti accompagnerà passo dopo passo in questa partita. Ormai sei uno dei “nostri”, anzi lo sei stato dal primo giorno. Ora lo sei ancora di più perché la sofferenza rende ancora più forti i rapporti. Anni fa si aprì un dibattito nel mondo della Fiorentina sull’opportunità di tradire il colore viola. Un colore che nel mondo dello spettacolo è considerato sfortunato. Allora ero più giovane e mi ribellai a questa opzione. Viola e Fiorentina sono una cosa sola. Non ho cambiato idea. E ne sarò ancora più convinto il giorno che rivedrò Edo in campo a rincorrere palloni. Con la maglia viola addosso.
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