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Palladino discute con lo studio di Radio Rai: "I giocatori della Fiorentina non sono scarti"
Qualche frizione (o forse meglio, incomprensione) tra Raffaele Palladino, allenatore della Fiorentina, e i giornalisti di Radio Rai nel post-gara del 3-1 sull'Hellas Verona, tanto da non concludere del tutto l'intervista e abbandonarla anzitempo.
Sta facendo un ottimo lavoro con gli 'scarti' di alcune big (il riferimento evidentemente è ai vari Adli, Bove, Cataldi e Kean), gli hanno prima chiesto. E subito Palladino ci ha tenuto a precisare: "Li ha chiamati scarti ma per me invece sono giocatori forti. Io non uso questi termini per i miei giocatori. Io amo tutti i miei ragazzi, li ho scelti insieme alla società e pensiamo che possono ancora crescere perché sono tutti molto giovani. Voglio approfittare per dedicare la vittoria di oggi a Ikoné per la morte di suo papà".
I titolari però sono una cosa e le alternative un'altra, lo abbiamo visto a Cipro e oggi, ribadiscono dallo studio. Ed è lì che Palladino, di nuovo, non ci sta: "Non sono d'accordo con questa analisi. La sconfitta a Cipro è frutto di due ripartenze ma abbiamo giocato bene e quelli che hanno giocato sono giocatori forti. Io ho una squadra completa e non voglio sentire queste considerazioni perché è offensivo nei confronti dei miei giocatori" ha detto il tecnico prima di andarsene.
Sta facendo un ottimo lavoro con gli 'scarti' di alcune big (il riferimento evidentemente è ai vari Adli, Bove, Cataldi e Kean), gli hanno prima chiesto. E subito Palladino ci ha tenuto a precisare: "Li ha chiamati scarti ma per me invece sono giocatori forti. Io non uso questi termini per i miei giocatori. Io amo tutti i miei ragazzi, li ho scelti insieme alla società e pensiamo che possono ancora crescere perché sono tutti molto giovani. Voglio approfittare per dedicare la vittoria di oggi a Ikoné per la morte di suo papà".
I titolari però sono una cosa e le alternative un'altra, lo abbiamo visto a Cipro e oggi, ribadiscono dallo studio. Ed è lì che Palladino, di nuovo, non ci sta: "Non sono d'accordo con questa analisi. La sconfitta a Cipro è frutto di due ripartenze ma abbiamo giocato bene e quelli che hanno giocato sono giocatori forti. Io ho una squadra completa e non voglio sentire queste considerazioni perché è offensivo nei confronti dei miei giocatori" ha detto il tecnico prima di andarsene.
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