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Vitali: "Kumbulla crescerà tanto in Spagna. Deve tanto a Juric"
A intervenire in diretta a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è stato il procuratore Gianni Vitali.
E' il procuratore di Kumbulla, che si sta distinguendo ora all'Espanyol:
"Ha voluto fare questa scelta di cambiare campionato, di vivere un'esperienza diversa. Squadra neopromossa che ambisce a salvarsi, ma aveva bisogno lui di ritrovare confidenza col campo dopo l'infortunio. Le cose stanno andando meglio di quanto si aspettasse. Il campionato è fantastico, primeggia in tantissimi aspetti, sui duelli, nell'uno contro uno, sta andando molto bene davvero".
Come mai non ha inciso a Roma?
"Ce ne sono stati diversi di motivi. Il fatto di non aver avuto mai grande continuità è stato penalizzante. Essendo la Roma una squadra che ha giocato sempre ogni tre giorni non ci si allenava pochissimo, per chi non giocava questa cosa era negativa per la condizione fisica. Si rende poi al meglio quando il contesto funziona e le cose alla Roma non sono mai andate sempre bene. Ha avuto Mourinho che fa dell'esperienza del calciatore in alcuni ruoli un punto di giudizio molto importante, se sei giovane per questo è più complicato".
La scelta del prestito secco è anche vostra o della Roma? Quanto Juric ha contribuito alla crescita di Kumbulla a Verona?
"A Juric deve tantissimo, perché tutti hanno bisogno di una persona che crede in un professionista. Lui ha visto un Kumbulla qualità importanti da giovanissimo. Credo che sia importante l'esperienza che sta facendo ora in Spagna. E' un campionato diverso, importantissimo, in questo anno crescerà veramente tanto. Il prestito secco è stato una richiesta dell'Espanyol".
Kumbulla ha avuto anche Fonseca. Che ne pensa del portoghese?
"Sta dimostrando di essere un allenatore importante. E' una persona perbene, che si interfaccia in maniera onesta. Ti dà spunti per migliorare, per il resto dico che viviamo in un mondo in cui i giudizi sono accelerati e non si pensa al medio-lungo termine. Alla Roma Fonseca veniva tacciato per un tecnico che falliva con le grandi, quest'anno invece ha vinto il derby che sembrava impossibile e poi compie l'impresa a Madrid. Mettiamo etichette e diamo giudizi assoluti sbagliando troppo in fretta".
Ed è protagonista anche con l'Albania:
"Il piccolo rammarico è non essere arrivati agli Europei a posto. Voleva essere protagonista mal ma l'Albania è una squadra in crescita, ci saranno altri appuntamenti importanti in futuro. Ha già fatto tante partite e ha solo 24 anni".
Milan, vittoria importante contro il Real Madrid. Può essere la partita della svolta?
"Il Milan deve trovare continuità. Questa partita può darti tantissimo, ma la continuità è figlia del lavoro in settimana, di valori professionali e morali dei calciatori. Serve anche stabilità dietro. Il Milan è una squadra molto europea, adatta a partite dove ci sono più spazi con i suoi calciatori. In Italia questo a volte non succede e devi avere equilibrio. Ci vuole un po' di pazienza però".
Sorpreso dal campionato di Lazio e Fiorentina?
"Non sono sorpreso perché hanno fatto scelte ottime sugli allenatori, diversi tra loro ma due allenatori giusti per quelle piazze. Hanno preso giocatori importanti, quando le società funzionano bene è facile vedere i risultati sul campo".
E' il procuratore di Kumbulla, che si sta distinguendo ora all'Espanyol:
"Ha voluto fare questa scelta di cambiare campionato, di vivere un'esperienza diversa. Squadra neopromossa che ambisce a salvarsi, ma aveva bisogno lui di ritrovare confidenza col campo dopo l'infortunio. Le cose stanno andando meglio di quanto si aspettasse. Il campionato è fantastico, primeggia in tantissimi aspetti, sui duelli, nell'uno contro uno, sta andando molto bene davvero".
Come mai non ha inciso a Roma?
"Ce ne sono stati diversi di motivi. Il fatto di non aver avuto mai grande continuità è stato penalizzante. Essendo la Roma una squadra che ha giocato sempre ogni tre giorni non ci si allenava pochissimo, per chi non giocava questa cosa era negativa per la condizione fisica. Si rende poi al meglio quando il contesto funziona e le cose alla Roma non sono mai andate sempre bene. Ha avuto Mourinho che fa dell'esperienza del calciatore in alcuni ruoli un punto di giudizio molto importante, se sei giovane per questo è più complicato".
La scelta del prestito secco è anche vostra o della Roma? Quanto Juric ha contribuito alla crescita di Kumbulla a Verona?
"A Juric deve tantissimo, perché tutti hanno bisogno di una persona che crede in un professionista. Lui ha visto un Kumbulla qualità importanti da giovanissimo. Credo che sia importante l'esperienza che sta facendo ora in Spagna. E' un campionato diverso, importantissimo, in questo anno crescerà veramente tanto. Il prestito secco è stato una richiesta dell'Espanyol".
Kumbulla ha avuto anche Fonseca. Che ne pensa del portoghese?
"Sta dimostrando di essere un allenatore importante. E' una persona perbene, che si interfaccia in maniera onesta. Ti dà spunti per migliorare, per il resto dico che viviamo in un mondo in cui i giudizi sono accelerati e non si pensa al medio-lungo termine. Alla Roma Fonseca veniva tacciato per un tecnico che falliva con le grandi, quest'anno invece ha vinto il derby che sembrava impossibile e poi compie l'impresa a Madrid. Mettiamo etichette e diamo giudizi assoluti sbagliando troppo in fretta".
Ed è protagonista anche con l'Albania:
"Il piccolo rammarico è non essere arrivati agli Europei a posto. Voleva essere protagonista mal ma l'Albania è una squadra in crescita, ci saranno altri appuntamenti importanti in futuro. Ha già fatto tante partite e ha solo 24 anni".
Milan, vittoria importante contro il Real Madrid. Può essere la partita della svolta?
"Il Milan deve trovare continuità. Questa partita può darti tantissimo, ma la continuità è figlia del lavoro in settimana, di valori professionali e morali dei calciatori. Serve anche stabilità dietro. Il Milan è una squadra molto europea, adatta a partite dove ci sono più spazi con i suoi calciatori. In Italia questo a volte non succede e devi avere equilibrio. Ci vuole un po' di pazienza però".
Sorpreso dal campionato di Lazio e Fiorentina?
"Non sono sorpreso perché hanno fatto scelte ottime sugli allenatori, diversi tra loro ma due allenatori giusti per quelle piazze. Hanno preso giocatori importanti, quando le società funzionano bene è facile vedere i risultati sul campo".
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