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La Fiorentina va a Como, è anche la sfida tra i due proprietari più ricchi della Serie A
Ricomincia il campionato e la Fiorentina si proietta alla partita sul campo del Como, con la voglia di provare a dare continuità al meraviglioso momento vissuto prima della sosta e infilare una settima vittoria consecutiva in Serie A che porterebbe Palladino e il suo gruppo a un passo dal record assoluto, che nel caso della Fiorentina in campionato è fissato a quota otto. Dopo il Como arriva l'Inter, ma portarsi così in avanti rischia di essere un grave errore.
Sarà anche una sfida all'insegna della ricchezza, quella del Sinigaglia. Sì, perché se la ricca famiglia indonesiana Hartono risulta la più facoltosa dell'intera Serie A, alle sue spalle campeggia Rocco Commisso. E se si volesse limitare il raggio unicamente ai proprietari di nazionalità (o di nascita, comunque) italiana, ecco che il patron della Fiorentina guida la fila.
Certo, gli 8 miliardi di dollari sul conto del numero uno viola non tengono il confronto rispetto agli oltre 50 che rendono immenso e sconfinato il patrimonio dei proprietari del Como. Anche se, ricordava Cruyff, poi in campo non scendono i sacchi di soldi. Ad un certo punto subentra anche la capacità di farli fruttare, altrimenti i viola non sarebbero nel gruppone delle seconde dietro l'Inter e i lariani 15esimi a +1 sulla zona retrocessione. La parola finale sarà data dal campo.
Sarà anche una sfida all'insegna della ricchezza, quella del Sinigaglia. Sì, perché se la ricca famiglia indonesiana Hartono risulta la più facoltosa dell'intera Serie A, alle sue spalle campeggia Rocco Commisso. E se si volesse limitare il raggio unicamente ai proprietari di nazionalità (o di nascita, comunque) italiana, ecco che il patron della Fiorentina guida la fila.
Certo, gli 8 miliardi di dollari sul conto del numero uno viola non tengono il confronto rispetto agli oltre 50 che rendono immenso e sconfinato il patrimonio dei proprietari del Como. Anche se, ricordava Cruyff, poi in campo non scendono i sacchi di soldi. Ad un certo punto subentra anche la capacità di farli fruttare, altrimenti i viola non sarebbero nel gruppone delle seconde dietro l'Inter e i lariani 15esimi a +1 sulla zona retrocessione. La parola finale sarà data dal campo.
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