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Oddo sull'Italia: "Abbiamo tre difensori centrali forti: giusto schierarli. Kean un talento"
Massimo Oddo ha presentato Italia-Francia ai microfoni dei canali social della Nazionale nel corso del pre-partita. Focus dell'ex difensore sul rendimento del reparto arretrato: "La Nazionale è questa, bisogna scegliere i giocatori migliori e metterli in campo. Se i difensori centrali sono forti e sono tre bisogna metterli in campo".
Cambiaso e Dimarco?
"Sono valori aggiunti, calciatori che sanno spingere e sono cresciuti tantissimo negli ultimi anni. Sono esterni con grandi capacità tecniche e li sfruttiamo alla grande".
Retegui e Kean sono in grande crescita...
"Il grande merito va dato agli allenatori dei rispettivi club, sono loro a farli crescere. Kean per me è sempre stato forte, un talento, ma quest'anno ha trovato continuità e il talento va sempre coltivato".
Su Retegui ha inciso tanto il lavoro di Gasperini. Cosa ha il Gasp in più degli altri?
"E' un allenatore forte, ha portato l'Atalanta da essere una medio-piccola a vincere l'Europa League. Lui porta il giocatore da 6 a 8, quello da 8 a 10. Gasperini è così, fa la differenza soprattutto a livello mentale. E poi è in una società che lo appoggia in tutto e per tutto. Vi ricordate la lite con Gomez? In quel momento era il giocatore più importante della squadra, eppure la società lo appoggiò al 100%".
Di Lorenzo sta dimostrando di poter interpretare più ruoli. Quanto è difficile per un esterno riadattarsi a braccetto?
"Per me non è complicato, anzi. I terzini destri sono quelli che interpretano meglio quel ruolo. Oggi questo ruolo è cambiato, i giocatori moderni devono saper far tutto e i braccetti che sono stati terzini di spinta possono adattarsi bene nel centro-destra di una difesa a tre".
Cambiaso e Dimarco?
"Sono valori aggiunti, calciatori che sanno spingere e sono cresciuti tantissimo negli ultimi anni. Sono esterni con grandi capacità tecniche e li sfruttiamo alla grande".
Retegui e Kean sono in grande crescita...
"Il grande merito va dato agli allenatori dei rispettivi club, sono loro a farli crescere. Kean per me è sempre stato forte, un talento, ma quest'anno ha trovato continuità e il talento va sempre coltivato".
Su Retegui ha inciso tanto il lavoro di Gasperini. Cosa ha il Gasp in più degli altri?
"E' un allenatore forte, ha portato l'Atalanta da essere una medio-piccola a vincere l'Europa League. Lui porta il giocatore da 6 a 8, quello da 8 a 10. Gasperini è così, fa la differenza soprattutto a livello mentale. E poi è in una società che lo appoggia in tutto e per tutto. Vi ricordate la lite con Gomez? In quel momento era il giocatore più importante della squadra, eppure la società lo appoggiò al 100%".
Di Lorenzo sta dimostrando di poter interpretare più ruoli. Quanto è difficile per un esterno riadattarsi a braccetto?
"Per me non è complicato, anzi. I terzini destri sono quelli che interpretano meglio quel ruolo. Oggi questo ruolo è cambiato, i giocatori moderni devono saper far tutto e i braccetti che sono stati terzini di spinta possono adattarsi bene nel centro-destra di una difesa a tre".
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