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Fiorentina, in vista del Lecce serve equilibrio. Le opinioni di Vanessa Leonardi, Imborgia e GueriniTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 07:06Altre Notizie
di Redazione TMW
fonte Radio FIRENZE VIOLA

Fiorentina, in vista del Lecce serve equilibrio. Le opinioni di Vanessa Leonardi, Imborgia e Guerini

L'agente di mercato Antonio Imborgia ha parlato a Radio FirenzeViola nel corso di "Viola Amore Mio":
"Col Lecce, per la Fiorentina, sarà una gara difficile. A parte le prime cinque-sei squadre, tutte le altre squadre hanno valori simili. Le difficoltà ci sono sempre e la Fiorentina deve imparare ad avere equilibrio: siamo passati al fatto che qualcuno non si poteva nemmeno spogliare per entrare in campo a idolatrare tanti protagonisti.
Mi è sembrato che dopo il successo del Milan ci sia stato un cambiamento di umore, troppo in positivo. I problemi c'erano prima e ci sono ora".

Pongracic può diventare un caso?
"Adesso non sta bene. Si è fatto male e stop, anche se quando ha giocato non ha fatto bene".

Come giudica le ultime scelte della dirigenza viola?
"Il mercato mi è piaciuto. Adli è un giocatore forte, così come De Gea. Poi ci sono calciatori buoni come Bove e Cataldi. Per il resto, la Fiorentina sta raggiungendo risultati importanti in relazione al valore della rosa. Ha fatto un percorso grande con una rosa discreta, ma a mio avviso priva di giocatori dominanti. Adesso si stanno iniziando a vedere calciatori di uno spessore più elevato, ma servono ancora altri innesti. Servono altri tre-quattro giocatori di personalità. In questo momento non ne vedo tanti capaci di reggere la pressione di Firenze, io conosco bene la piazza. Se il pubblico mugugna, un giocatore da Fiorentina al pallone successivo dovrebbe fare un tunnel e zittire tutti. Non credo ce ne siano tanti in grado di farlo".

Vanessa Leonardi, giornalista di SkySport, è stata ospite nel pomeriggio di Radio FirenzeViola per parlare di quanto visto ieri quando, ospite del Viola Park, ha incontrato diversi protagonisti del mondo viola:
"Ho incontrato Luca Ranieri che conosco da ormai molto tempo, è molto gentile. Poi mi ha colpito anche Adli, che ha interrotto il suo pranzo per venire con noi in diretta. Non è mai banale, anche quando gli chiedi del Milan non si tira indietro. Mi ha detto che a fine stagione vorrebbe festeggiare qualcosa al bar del Viola Park, dove si radunano i giocatori per vedere le partite. Si è esposto dicendo di voler protare qualcosa di importante a Firenze".


Crede che la fascia a Ranieri (capitano contro il Milan) possa aiutarlo a gestire il nervosismo che il difensore classe '99 ha mostrato in questi anni?
"Quando hai la fascia da capitano certi atteggiamenti non te li puoi permettere. Credo che potrebbe essergli di grande aiuto questo ulteriore attestato di fiducia. Poi quando ne parla, della fascia di capitano al braccio, è quasi incredulo per quanto raggiunto. Però può servirgli anche come salto di qualità comportamentale".

Come ha visto invece Palladino?
"Lui ostenta sempre serenità, lo ha fatto anche in momenti difficili. Ieri però mi è sembrato proprio più tranquillo. Credo che le ultime partite lo abbiano aiutato a trovare la quadra. Ricordiamoci che Gudmundsson ce l'ha da poco, Adli sta crescendo e ha testa e piedi diversi dagli altri, poi c'è un portiere come De Gea che è un fenomeno. Adesso anche il tecnico è più consapevole della forza della sua squadra".

A tre giorni da Lecce-Fiorentina, Vincenzo Guerini, attuale presidente dell'Ancona ma ex viola e, a causa dell'allontanamento improvviso di Delio Rossi dopo lo screzio di Ljiaic, in panchina in quel Lecce-Fiorentina del maggio 2012, per una gara che valse la salvezza ai suoi, ha raccontato le emozioni di quella giornata:
"Non mi sarebbe piaciuto proprio passare alla storia per aver portato la Fiorentina in B, quindi meglio così. Fu un anno difficile, era una squadra che non giocava bene e con tanti problemi. Però poi quell'anno disgraziato è servito a voltare pagina e a creare il ciclo di Montella, per tre anni difficili da ripetere. In tanti poi mi ringraziano per quel periodo e per quella singola partita ma sono io che devo ringraziare la Fiorentina, se non ci fosse stato questo club nella mia vita avrei fatto il muratore a Brescia".

Quella partita, vinta 1-0 dai viola, fu decisa da Alessio Cerci.
"In quella partita l'ho seguito e coccolato come fosse mio figlio. Gli ho detto: 'Non ti preoccupare di rientrare, devi dare qualità in avanti, se vai solo tre volte in fuorigioco è un successo'. Era uno dei pochi che potevano fare la differenza in quella squadra. Poi l'unica cosa che rivendico in quegli anni è aver arretrato Marchionni a mediano, in quella partita lo provai lì per emergenza. E credo di avergli anche allungato la carriera in quel ruolo".