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Milenkovic alla Fiorentina è diventato uomo, dopo 7 anni così dirsi addio è stato difficile
Tra i giocatori che nel corso di questo calciomercato estivo hanno lasciato la Serie A per tentare l'avventura all'estero c'è anche una delle colonne difensive della Fiorentina degli ultimi anni, nonostante quella d'addio non sia stata poi così scintillante. A distanza di 7 anni si è esaurito il periodo in viola di Nikola Milenkovic.
Lui che a maggio aveva sofferto la cocente sconfitta in finale di Conference League contro l'Olympiacos, al termine di una prova però da migliore in campo, alla fine è andato a giocare dal presidente Marinakis. Vestirà sempre una casacca in cui domina il rosso ed è presente il bianco, ma quella del Nottigham Forest. Per lui si sono aperte le porte della Premier League con un ricco contratto di 5 anni, alla Fiorentina in cambio sono entrati circa 15 milioni di euro tra parte fissa (12) e bonus, con i quali la dirigenza viola è subito andata a caccia del sostituto, prendendo Pongracic dal Lecce per la medesima cifra ricevuta, di fatto.
Un addio non semplice anche a livello personale, per un giocatore arrivato giovanissimo in Toscana e passato attraverso momenti complicatissimi, su tutti quelli dei lutti legati ad Astori prima e al dirigente Joe Barone poi, uscendone sempre più forte e con un nuovo spirito. Diventato in itinere uno dei capitani della Viola, ha portato più volte la fascia di DA13 al braccio, salutando Firenze con una lettera aperta toccante e dimostrando quanto bene sia stato con la visita nella vicina Hull durante la tournée estiva della squadra di Palladino.
Lui che a maggio aveva sofferto la cocente sconfitta in finale di Conference League contro l'Olympiacos, al termine di una prova però da migliore in campo, alla fine è andato a giocare dal presidente Marinakis. Vestirà sempre una casacca in cui domina il rosso ed è presente il bianco, ma quella del Nottigham Forest. Per lui si sono aperte le porte della Premier League con un ricco contratto di 5 anni, alla Fiorentina in cambio sono entrati circa 15 milioni di euro tra parte fissa (12) e bonus, con i quali la dirigenza viola è subito andata a caccia del sostituto, prendendo Pongracic dal Lecce per la medesima cifra ricevuta, di fatto.
Un addio non semplice anche a livello personale, per un giocatore arrivato giovanissimo in Toscana e passato attraverso momenti complicatissimi, su tutti quelli dei lutti legati ad Astori prima e al dirigente Joe Barone poi, uscendone sempre più forte e con un nuovo spirito. Diventato in itinere uno dei capitani della Viola, ha portato più volte la fascia di DA13 al braccio, salutando Firenze con una lettera aperta toccante e dimostrando quanto bene sia stato con la visita nella vicina Hull durante la tournée estiva della squadra di Palladino.
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