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La Fiorentina esulta, è ancora in finale di Conference. Il pari di Brugge porta ad Atene
Serata di festa e di gioia per la Fiorentina, che torna dalla trasferta contro il Club Brugge con in mano tutto ciò per cui era partita: la finale di Conference League. Di nuovo, per il secondo anno consecutivo (prima volta che succede nella terza e neonata manifestazione europea) i viola arrivano all'ultimo atto. Questa volta è servito e bastato un 1-1 alla squadra di Italiano, andata sotto nel primo tempo ma riuscita a rimettersi in pista nel secondo con il gol su rigore di Beltran dopo un'incredibile serie di legni.
A cambiare l'inerzia, e risultare decisivo nel computo conclusivo, il doppio cambio del minuto 70 con Duncan e soprattutto Nzola al posto di Arthur e Belotti. L'angolano, dopo aver già deciso i 90 minuti del Franchi, si veste ancora una volta da protagonista conquistando il rigore poi segnato dal compagno Beltran.
Italiano non può che godersi la terza finale su cinque coppe disputate dalla Fiorentina nel corso della sua gestione: "Due anni in questa competizione e due finali: straordinario. La maledizione dei pali ci perseguita, menomale che con Beltran abbiamo segnato il rigore. Dentro una bolgia incredibile e contro una squadra forte: bravi ai miei ragazzi. Quando sono arrivato a Firenze, parlando con i tifosi, ho detto che avrei fatto di tutto per andare nelle coppe che non ho mai affrontato da giocatore. Non conoscevo l'Europa, devo dire che è un percorso fantastico e sono felice perché anche quest'anno siamo in finale".
A cambiare l'inerzia, e risultare decisivo nel computo conclusivo, il doppio cambio del minuto 70 con Duncan e soprattutto Nzola al posto di Arthur e Belotti. L'angolano, dopo aver già deciso i 90 minuti del Franchi, si veste ancora una volta da protagonista conquistando il rigore poi segnato dal compagno Beltran.
Italiano non può che godersi la terza finale su cinque coppe disputate dalla Fiorentina nel corso della sua gestione: "Due anni in questa competizione e due finali: straordinario. La maledizione dei pali ci perseguita, menomale che con Beltran abbiamo segnato il rigore. Dentro una bolgia incredibile e contro una squadra forte: bravi ai miei ragazzi. Quando sono arrivato a Firenze, parlando con i tifosi, ho detto che avrei fatto di tutto per andare nelle coppe che non ho mai affrontato da giocatore. Non conoscevo l'Europa, devo dire che è un percorso fantastico e sono felice perché anche quest'anno siamo in finale".
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