NAZIONE, L'opinione: "Biraghi saluti senza rancori"
"Tra una coppa e il campionato ecco a voi il caso Biraghi. Una questione seria che racconta il calcio di oggi, il potere (presunto o reale) dei procuratori, gli elementi psicologici che possono caratterizzare la vita di un super professionista. Tutti noi ci siamo resi conto che un ribaltamento di ruoli avrebbe potuto portare ad una qualche reazione. Da capitano a panchinaro, può succedere, è successo". Si apre così l'editoriale, a firma di Benedetto Ferrara, sulle colonne odierne del quotidiano La Nazione. Il noto giornalista fiorentino si espresso così riguardo al cosiddetto "caso Biraghi": "La ribalta non è mai per sempre. Accadono cose, a volte rivoluzioni. Aver indossato la fascia di capitano tanto a lungo è solo un onore, ma questo Biraghi di sicuro lo sa bene. È stato un giocatore divisivo. A volte attaccato ingiustamente, altre volte difeso, dalla società, ma anche da molti tifosi. Si discute. E Biraghi nel bene e nel male ha fatto discutere".
Ferrara poi analizza la figura del procuratore dell'ormai ex capitano gigliato Mario Giuffredi: "Quello che non sicapisce è ciò che un procuratore azzarda sapendo bene di non dare una mano al suo assistito. Che senso ha alzare un polverone in un momento così speciale, con la Fiorentina lassù in classifica e una città che sogna? Certe dichiarazioni non aiutano Biraghi, che da parte sua ha tutto il diritto di andare a giocare altrove, ma seguendo altre strade, quelle più degne di un uomo che ha indossato a lungo la fascia che fu di Davide Astori".
Infine conclude Ferrara: "Noi speriamo che se l'ex capitano andrà via a gennaio, il tutto avvenga senza rancori. Biraghi nel frattempo potrebbe chiarire la sua posizione e perfino decidere di cambiare agente. Ma questa è una decisione che spetta solo a lui e a noi interessa poco. Come canta Samuele Bersani: lasciami sognare in pace".