DOTT. ARMENTANO A RFV, Età e soccorsi fanno differenza
Nicola Armentano, medico sportivo nonché Consigliere Comunale, è intervenuto a Radio FirenzeViola per parlare di quanto successo ieri sera a Edoardo Bove durante Fiorentina-Inter: "Quello che è successo è sotto gli occhi di tutti. Un ragazzo che a un certo punto collassa senza la capacità di stare in piedi. C'è una riduzione importante delle azioni che tutti noi abbiamo per compiere delle azioni. le funzioni vitali si sono arrestate e bisognerà capire il motivo. Senza l'intervento dei sanitari staremmo raccontando un'altra storia. Quello che ne è scaturito successivamente è stato un intervento tramite le manovre di primo soccorso che può essere supportato da altri elementi per far riprendere le funzioni vitali. Sicuramente il cuore a un certo punto si è fermato, poi però fortunatamente tutto è ripartito. è un episodio drammatico, che è difficile da comprendere visto che si parla di un ragazzo di 22 anni. Non sempre purtroppo si riesce ad intercettare ciò che sfugge alla medicina. Ci auguriamo che l'esito continui ad essere positivo. C'è da sottolineare la tempestiva messa in moto dei soccorsi".
Cosa servirà per tornare alla normalità?
"I tempi di soccorso e l'età giovane della persona che ha subito il malore sono elementi prognostici favorevoli. Dire quanto tempo ci vorrà è molto complicato però sicuramente, i soccorsi tempestivi e l'anagrafica dell'atleta sono elementi che lasciano ben sperare. Sarebbe stato tutto più complicato se l'età fosse stata più avanzata e se i soccorsi fossero arrivati in maggiore tempo. Posso dire che considerato tutto, gli elementi fanno immaginare un recupero più rapido.
Su quanto successo può incidere l'elevato numero di partite disputate?
"Probabilmente questa riflessione è sensata però devo aggiungere anche che si tratta di atleti che si allenano tutti i giorni a prescindere dal valore competitivo dell'atleta stesso. Loro si allenano più di una volta al giorno come tutti i grandi campioni dello sport. Può essere un elemento che porta a grandi stress ma non credo che possa essere questo il motivo per cui queste situazioni accadono. Succedevano anche in passato quando le competizioni erano meno numerose come successo per Curi, Puerta o Morosini. Purtroppo queste situazioni possono accadere e quello che vorrei aggiungere è che alle volte non è solo la prevenzione ma la presenza diffusa sul territorio di coloro che sanno intervenire precocemente a livello cardio polmonare. Su questo bisogna impegnarsi di più, promuovendo sempre di più la presenza di questo tipo di persone. Il messaggio che dobbiamo mandare è che di fronte a un soggetto inerme a terra e non si fa nulla, probabilmente non si aiuta la persona che ha un malore. Dobbiamo incoraggiare questo tipo di interventi che possono aiutare magari dopo una preparazione laica al primo soccorso.