CUSIN (CT COMORE) A RFV: "Quota Scudetto bassa quest'anno, perché non sognare?"
A Radio FirenzeViola, durante "Chi si compra?!", ha parlato in esclusiva il ct delle Isole Comore Stefano Cusin. Queste le sue parole, iniziando dalla qualificazione alla Coppa d'Africa: "E' un traguardo importante e di prestigio, però non è stato più difficile di altre esperienze che ho fatto in passato. Ogni impresa va contestualizzata. Ho la fortuna di avere una serie di giocatori che stanno giocando in campionati importanti e che arrivano in Nazionale con un buon minutaggio".
La Champions è il traguardo massimo a cui può ambire la Fiorentina?
"Visto che ci sono 5/6 squadre in un punto vuol dire che chi vincerà il campionato non lo farà con tantissimi punti. Allora perché non sognare. Tuttavia non va sottovalutato che la Fiorentina sta facendo così bene anche in virtù delle prestazioni di Kean".
La Fiorentina è strutturata per sopperire ad un eventuale momento di calo di Kean e De Gea?
"Penso che in questo momento ci sia un mix tra un allenatore che ha portato gioco, idee e mentalità, ma anche di uno straordinario momento di forma di due elementi imprescindibili come punta e attaccante. In questa fase è importante essere prudenti, perché se si perdono due partite di fila si rischia di perdere il terno".
Lei ha allenato a Cipro, le sorprende questa crescita del movimento?
"Non mi sorprende perché si scambiano molti giocatori con la Grecia, che è un campionato importante e competitivo. Anche quando allenavo io (2018/19, ndr) il Pafos era una squadra in ascesa perché aveva un Presidente che metteva tanti soldi, forse mancava una figura di spicco nel ruolo di ds, ma con Giaretta sono migliorati anche da questo punto di vista".
Che formazione dovrebbe fare Palladino domani?
"Per la Fiorentina la gara con l'Inter è una tappa fondamentale e penso che Palladino opterà per tantissime rotazioni, anche se il passo falso con l'Apoel qualcosa avrà insegnato".
A Kean mancava solo l'ambiente per esplodere?
"Lui a Firenze ha trovato una pizza da Champions League, senza la pressione da grande squadra. Si è trovato nell'ambiente ideale al momento giusto, e il merito va anche alla Fiorentina che ci ha creduto e lo ha messo nelle migliori condizioni per rendere al massimo".
PER L'INTERVISTA INTEGRALE ASCOLTA IL PODCAST