CATALDI, In Europa niente di scontato. Pronti per domani
Insieme a Raffaele Palladino in conferenza stampa c'è Danilo Cataldi, alla vigilia della gara di Conference League contro il Pafos. Queste le sue parole: "Le partite in Europa non sono mai facili. Lo abbiamo scoperto nell'ultima gara che abbiamo perso. Quando si va in territorio europeo non si può dare niente per scontato. Non devo insegnare nulla ai ragazzi più giovani. Bove ha giocato partite importanti negli ultimi due anni, lo stesso Adli. La squadra è pronta per la gara di domani. Domani è la nostra principale partita, poi penseremo all'Inter".
Come sta dal punto di vista fisico? "Sto meglio dal punto di vista fisico. Non sono ancora al 100%, ho parlato anche con il mister in questa pausa. Abbiamo gestito bene dei problemi che avevo e ancora non sono passati del tutto. Quando sono arrivato ho detto che avrei giocato ovunque dal punto di vista tattico. Sto cercando di mettermi a disposizione in base alle caratteristiche che abbiamo a seconda di con chi gioco. Cerco di gestire Adli e di guidarlo, anche se è un giocatore incredibile. Io penso di essere un giocatore abbastanza ordinato, quando la squadra si spacca cerco di tenere la squadra più corta possibile".
Alla Fiorentina ritrovi la stessa felicità che avevi alla Lazio? "Sì in questo momento c'è entusiasmo, c'è voglia di stare insieme. Non so dove ci porterà. Parlavo anche prima col mister di questa cosa. Io sento tanto entusiasmo, ma dico "calma". Siamo a novembre, i campionati non si decidono adesso. Domenica non cambia nulla, se dovessimo portare a casa un risultato saremmo felici per i tifosi. Ma se dovessimo perdere non cambia nulla. Negli ultimi tempi sono stato fuori e da fuori ho capito che siamo in costruzione. Siamo una squadra che si aiuta, i risultati poi deviano tante opinioni. Dall'interno noi dobbiamo avere un equilibrio. Domenica abbiamo vinto a Como in maniera importante. La squadra c'è ed è compatta. E' giusto viverla in maniera positiva, ma non dobbiamo avere pressione, solo spensieratezza".