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DA SOUSA '15/16 A PALLADINO '24/25: COM'È CAMBIATA LA VIOLA IN 9 ANNI
Oggi alle 15:00Copertina
di Giacomo A. Galassi
per Firenzeviola.it

DA SOUSA '15/16 A PALLADINO '24/25: COM'È CAMBIATA LA VIOLA IN 9 ANNI

"Una Fiorentina così non si vedeva dal primo anno con Paulo Sousa in panchina". Per le strade di Firenze e guardando ai numeri, è stata la frase più gettonata dopo la vittoria contro il Genoa e il terzo posto in classifica a pari merito con Atalanta e Lazio, davanti perfino a quella Juventus che a suon di milioni voleva riconquistarsi il trono del campionato italiano. Ma cosa c'è di simile e cosa c'è di differente tra questa Fiorentina di Palladino e quella che nella stagione 2015/16 riuscì ad arrivare dopo 10 giornate a -2 dalla capolista Roma con addirittura 21 punti conquistati? Peschiamo nell'album dei ricordi recenti a proviamo a fare un paragone.

Differenze e somiglianze nei numeri
La differenza che salta subito all'occhio sta nel numero più importante accanto alle squadre nelle classifiche, quello dei punti: dopo 10 giornate in Serie A, la prima Fiorentina di Sousa come detto aveva 21 punti, quella attuale invece si "ferma" a 19. Due punti in meno per Palladino che domani contro il Torino dovrà superare l'ennesimo esame di un campionato già senza possibilità di rifiatare, mentre Sousa 8 anni fa vinse sia all'11esima giornata contro il Frosinone che alla 12esima contro la Sampdoria arrivando poi a fine girone d'andata nelle posizioni di vertice.Quella Fiorentina fu capace di segnare 18 gol nelle prime 10 partite di campionato subendone 8, oggi i numeri di Palladino raccontano un attacco in grado di segnare per ben 21 volte avendo subito un solo gol in più: sono 9 le reti subite in Serie A.

Da Ilicic e Kalinic a Gudmundsson e Kean
Quella del 2015/16 era la Fiorentina di Ilicic e Kalinic, capaci di fare 9 gol in due nelle prime 10 giornate, ma anche di Marcos Alonso, di Babacar e soprattutto di Gonzalo Rodriguez e Borja Valero. Un collettivo di ottimi giocatori che veniva da stagioni di successo come quelle con Montella in panchina, esaltati ulteriormente dal lavoro di Sousa arrivato proprio quell'estate. Una situazione diversa rispetto a quella attuale, con Palladino come nuovo tecnico ma più che altro con una rosa rivoluzionata in estate dall'arrivo di almeno 8 nuovi titolari con curriculum di spessore, in particolare De Gea e Gosens protagonisti della notte di Genova. Sebbene diversa, però, per ora il risultato portato a Firenze è lo stesso: dopo l'inizio a rilento ora per la Fiorentina è tempo di volare, così come fu nel 2015/16, sperando che stavolta un eventuale mercato di gennaio possa portare con sé meno scorie di quanto accadde tra Sousa e la dirigenza viola.