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COMMISSO, Prove di disgelo con Giani ieri al V.P.TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 08:00Primo Piano
di Redazione FV
per Firenzeviola.it

COMMISSO, Prove di disgelo con Giani ieri al V.P.

Dopo l'incontro con la nuova Sindaca di Firenze Sara Funaro dei giorni scorsi, ieri per Rocco Commisso è arrivato anche il momento del pranzo insieme al governatore Eugenio Giani. Il patron viola e il Presidente della Regione Toscana hanno messo da parte le frizioni del passato dando vita ad una nuova fase del loro rapporto. Sia l'incontro con il nuovo primo cittadino di Firenze, sia il pranzo di ieri con il Governatore toscano fanno parte della nuova strategia del disgelo che, dopo la fine del mandato a Dario Nardella, Rocco Commisso ha deciso di intraprendere con le istituzioni. In passato infatti c'erano state frizioni tra Giani e Commisso, tanto che il presidente regionale non era neanche stato inserito nella lista degli invitati per l'inaugurazione del VIola Park, mentre ora il clima sembra molto più disteso e sereno. 

Quello che preoccupa la Fiorentina sono sempre i fondi mancanti e i tempi di costruzione per il nuovo Artemio Franchi. La società viola, come espresso anche dal D.G. Ferrari dopo l'incontro con la sindaca Funaro a Palazzo Vecchio, continua a scartare l'ipotesi Padovani e adesso attende solo un cronoprogramma dettagliato sui tempi del restyling. Al momento la chiusura entro il 2026 sembra difficile per non dire impossibile, molto più realistica invece la data del 2028 (termine ultimo stabilito dal governo). Intanto Comune e società potrebbero già incontrarsi questa settimana per mettere nero su bianco il nuovo cronoprogramma. Tutto ruota attorno alla capienza, al momento di circa 25.000 posti lordi, che potrebbe diminuire drasticamente, circa 10.000, in caso di partenza dei lavori in Ferrovia prima dell'agibilità della Curva Fiesole. Al momento infatti l'idea è quella di ultimare la Fiesole e lì trasferire di nuovo il pubblico oggi presente in Ferrovia per iniziare il secondo lotto dei lavori. A fare la differenza insomma, anche riguardo ai rapporti tra società ed istituzioni, saranno le date del cronoprogramma. A riportarlo è La Nazione.