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DAL 3-4-2-1 AL 4-2-3-1: LA METAMORFOSI DELLO SPERIMENTALISTA PALLADINOTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom
Oggi alle 16:00Copertina
di Niccolò Santi
per Firenzeviola.it

DAL 3-4-2-1 AL 4-2-3-1: LA METAMORFOSI DELLO SPERIMENTALISTA PALLADINO

Alla fine il cambio di modulo è arrivato. E non ci riferiamo al passaggio dal 3-4-2-1 al 3-5-2. Bensì al 4-2-3-1, dove emerge sostanzialmente il lancio della retroguardia a quattro, sistema che sembrava essere diventato una condizione necessaria dopo le prime sei gare della stagione (portatrici di grandi incertezze da parte dei difensori viola). In effetti l'inerzia della partita contro la Lazio ha subìto una svolta, con la Fiorentina che ha evidentemente trovato compattezza e vigore. 

L'analisi tattica. 
Nella ripresa Dodo e Gosens hanno ricoperto il ruolo di terzini, mentre Ranieri e Comuzzo quello di centrali del reparto arretrato. A centrocampo la mediana è stata occupata da Mandragora e Cataldi, mentre in attacco, dietro Kean, ecco il trio Colpani, Bove e Gudmunsson. Con l'ex Roma nella veste inedita di trequartista e Gudmundsson ala sinistra con licenza di accentrarsi dando libero sfogo al proprio estro. Infine l'ingresso di Kouame ha definitivamente liberato l'islandese al centro della trequarti.

Palladino sperimenta.
L'allenatore viola aveva già precisato di rifuggire l'integralismo come la peste. E dopo il trionfo con la Lazio lo ha ribadito: "Io non sono un allenatore che battezza un sistema di gioco e va avanti su quello… io amo variare. Adesso valuteremo tutto". Adesso sarà interessante capire se l'ex Monza perseguirà la strada del 4-2-3-1 proprio in ragione della sua riluttanza nei confronti delle scelte definitive. Ma una volta che la squadra avrà raggiunto un suo equilibrio, converrà prenderne.