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SÌ, MA CHI SEGNA? I GOL 'PERSI' IN ESTATE E L'APPORTO DAGLI 'INSOSPETTABILI'TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 4 settembre 2024, 17:00Notizie di FV
di Alessandro Di Nardo
per Firenzeviola.it

SÌ, MA CHI SEGNA? I GOL 'PERSI' IN ESTATE E L'APPORTO DAGLI 'INSOSPETTABILI'

C'è un giochino che dalle parti di Bagno a Ripoli stanno facendo da qualche giorno a questa parte: nel laboratorio del Viola Park Raffaele Palladino sta mischiando ingredienti e pozioni per creare la formula perfetta. Alla sua Fiorentina, quella vista nei cinque scialbi pareggi che hanno fatto da apripista alla stagione, manca ancora struttura: mancano soprattutto numeri, intesi come quelli offensivi; è vero, i gol si pesano, e alcuni valgono più degli altri. Ma si possono anche contare. L'obiettivo di quest'anno - della piazza, più che di una società che ancora fa melina su quello che dovrebbe essere il target per il campionato - è quello di provare a lottare per l'Europa League. Questo vuol dire quinto o sesto posto e - tradotto in gol - almeno una sessantina di reti in trentotto partite

Ma chi sono i giocatori da spremere per trovare questo tesoretto di reti? Il conto tra entrate e uscite lascia il tempo che trova ma è comunque indicativo: la Fiorentina ha perso il primo e secondo capocannoniere dell'ultima campagna in Serie A, rispettivamente Nico Gonzalez (12 gol in campionato, l'unico in doppia cifra) e Giacomo Bonaventura (8 reti). Guardando l'ultima stagione, chi ha fatto meglio nell'attuale rosa è Andrea Colpani (8, ma il Flaco non segna da inizio 2024); poi sono arrivati tanti centrocampisti tutt'altro che goleador: Bove, Cataldi, Amir Richardson, calciatori che - carriera alla mano - non hanno mai segnato più di tre gol per campionato. 

La Fiorentina ha perso insomma un discreto gruzzoletto offensivo in questa estate. In rosa è rimasto Lucas Martinez Quarta, un difensore (già in rete) che può garantire un buon apporto sotto porta. Per il resto i vari Dodò, Mandragora, Parisi non sono habituée delle esultanze. E allora a chi si affiderà Palladino? Per sperare in un percorso nobile in campionato, l'ex Monza deve sperare che il suo Colpani possa confermare i numeri dell'esperienza brianzola - magari distribuendo meglio le marcature, l'anno scorso arrivate quasi tutte nel girone d'andata -. Mr Palla ha scommesso poi forte Albert Gudmundsson - 14 gol in campionato col Genoa, in una realtà molto diversa in cui batteva rigori, punizioni e spegneva anche la luce al Ferraris - ma soprattutto su Moise Kean, uno da zero reti nei precedenti dodici mesi partito però alla grande con tre timbri nelle prime cinque in viola. Da qui a trasformarlo in attaccante capace di sfiorare i venti gol in Serie A  - lui che i venti gol li ha sfiorati solo in un'annata, al Psg, ma contando anche quelli nelle coppe - ci passa un universo di possibilità difficili da esplorare.

Dietro Kean poi c'è solo Christian Kouame, non certo l'Harry Kane ivoriano. E allora il rebus rimane: una risposta a questo inghippo può essere arrivata dal mercato. La Fiorentina deve pendere dagli inserimenti di Robin Gosens. Un esterno che, in versione furia offensiva con Gasperini aveva prodotto numeri senza senso, entrando nel tabellino marcatori per ben venti volte in campionato nelle ultime due stagioni all'Atalanta. Rivederlo a queste cifre resta un'utopia, ma il tedesco ha iniziato bene, timbrando alla prima, un giorno dopo essere arrivato a Firenze. I problemi offensivi - la Fiorentina non ha ancora segnato in campionato su azione, una rete su punizione con Biraghi e due su angolo col Monza - si possono aggirare anche così. Serve l'apporto di tutti e, magari, un'annata deluxe di un protagonista ad oggi insospettabile.