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ULIVIERI, Kean va bene con Palladino, ma serve altroTUTTO mercato WEB
© foto di Lorenzo Marucci
lunedì 8 luglio 2024, 21:15Dagli inviati
di Redazione FV
per Firenzeviola.it
fonte dalla nostra inviata Luciana Magistrato

ULIVIERI, Kean va bene con Palladino, ma serve altro

Intervenuto a Siena a margine del premio Briglia d'Oro, Renzo Ulivieri, Presidente dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio, ha parlato ai giornalisti presenti: "Cosa mi colpisce di più tra gli allenatori? Quando si muove un allenatore e lascia libero una panchina poi si muovono tutti. Ci son stati tanti cambiamenti, questo mi colpisce. Conte al Napoli? Quello è un ambiente dove non è facile lavorare e la squadra è da ricostruire. Il suo percorso alla Juve ci dice però che quando c'è da ricostruire lui si esalta".
 

Cosa ne pensa di Palladino?
"Intanto è un bel ragazzo (ride, ndr). Poi ha fatto il corso con me, posso dire che è intelligente e sa di calcio. Lui, per usare un modo di dire che usavo da giovane, 'ha garbo e creanza'. Ha idee chiare ma è comunque felssibile, una qualità fondamentale. Parte da un'idea specifica, il 3-4-2-1, ma poi prova anche tanti altri sistemi".

Con Palladino si può rilanciare anche Moise Kean?
"Si può rilanciare perché ha l'allenatore adatto ora. Però è auspicabile che la Fiorentina trovi altri calciatori davanti".

Un commento su quanto fatto da Spalletti con la Nazionale?
"Spalletti può aver fatto qualche errore, ma delle critiche di questi giorni non condivido né i concetti né i modi. Era in una situazione difficili. Dell'assenza di Calafiori nell'ultima gara non ne ha parlato nessuno ma secondo me ha inciso. Diciamo che la sua non è stata una gestione fortunata e di cause ce ne sono tante. Credo che Luciano le studierà e prenderà delle conclusioni. C'era chi si aspettava le dimissioni di Gravina, ma non sono d'accordo. Hanno portato l'esempio di Tavecchio, ma non è vero che si è dimesso, lui voleva rimanere ma fu costretto a dare le dimissioni".

Come si può rilanciare il movimento italiano?
"Noi come Associazione Allenatori faremo una risposta, ovvero la riduzione delle rose. Rose così ampie non servono, ce lo disse anche Guardiola quando venne a Coverciano. Ci ha detto che voleva un gruppo di  diciotto calciatori, più sei giocatori della Primavera, anche a rotazione. Questo è l'unico modo per avvicinare i giovani alla prima squadra".