
Il doppio ex Coppola: "Kean? Bravo Palladino ad avergli dato fiducia e a farlo giocare come sa" (Video)
Il doppio ex Guglielmo Coppola, ha parlato in esclusiva a FirenzeViola in vista del match di domani tra Cagliari e Fiorentina. Ecco le sue parole:
"Sono arrivato alla Fiorentina nel 77 dove ho fatto la mia trafila nel giovanile: allievi, giovanissimi e primavera con cui ho vinto il campionato e da lì è partita la mia carriera".
La consacrazione nel Cagliari? "Io sono caduto in un momento molto particolare a Cagliari perché era una catastrofe ma poi è arrivato Mister Ranieri con cui siamo tornati dove deve stare il Cagliari. Io lo vedrei "intorno" alla Fiorentina".
Che sfida sarà domani? "Domani le due squadre arrivano al match entrambe con qualche difficoltà, perché la Fiorentina deve vincere ma il Cagliari non deve perdere perché in zona salvezza sono tutte li vicino e devono stare attente tutte e due. Sarà una partita, non credo bella, speriamo di no ma ho questo presentimento.
Che giudizio ha di Kean? "Un attaccante ha bisogno di tante cose che Kean nella Juventus non ha trovato. Nella Fiorentina invece ha trovato una persona che gli da fiducia, che lo fa giocare come vuole giocare lui e questo è un pregio di Palladino di mettere i giocatori al proprio posto che è una cosa di una semplicità unica ma qualcosa non lo sa fare. Poi c'è fisicamente, ha forza, quando gioca lì da solo ha spazio per attaccare la profondità ed è gasato e a Firenze il pubblico tira. Stasera se la vedrà con Mina che lo picchierà dalla mattina alla sera".
Ed invece che attaccante è Piccoli? "Piccoli ha caratteristiche diverse, ma ancora ha bisogno di qualche campionato importante nonostante abbiano la stessa età. Deve essere bravo l'allenatore perché la squadra deve giocare per lui. Tante volte è solitario sul campo, deve prendere la palla e fare tutto lui, se attorno non hai nessuno che ti chiama la palla diventa complicato. Lui di testa è molto bravo perché servito in un certo modo appunto".
Giudizio su Palladino e Nicola? Ci vuole esperienza e quella la fai in campo ma è difficile a Firenze perché non ti perdona nulla. Però i risultati li sta portando. Sta sfruttando l'opportunità che gli è stata data, ha esperienza, e magari il prossimo anno con qualche ritocco si potrà fare qualcosa di più".







