
Rocco, cancella la clausola!
Da più parti è già iniziata la litania sul futuro di Moise Kean, sui tanti gol che ha fatto e sulle prevedibili brame che ha già attizzato in tutto il continente calcistico, un futuro quello del bomber viola fortemente condizionato dalla presenza dell’ormai famigerata clausola da 52 milioni, tanti, persino troppi, quando fu stipulata, pochi oggi alla luce delle prestazioni impressionanti del giocatore nella Fiorentina e anche in nazionale, con tanto di complimenti urbi et orbi da parte del ct Spalletti, si pensi infatti che ad esempio Kean è nel mirino del Newcastle per sostituire Isak, quasi coetaneo del viola che fu acquistato dal club inglese per oltre 70 milioni e adesso ne vale già oltre 100.
Compulsando qua e là le tante chiacchiere che già si fanno in merito a Kean, non può non venire in mente l’antico adagio tanto tuonò che piovve, ma certo che se deve tuonare fino a luglio, mese entro il quale è esercitabile la clausola, sarà un gran bel godere, tanto da mandare quasi in veleno al popolo viola il bellissimo momento del giovane attaccante gigliato. ’La clausola? L’ha voluta lui’, ha messo le mani avanti il dg viola Ferrari, come a voler rimarcare, in perfetto stile di casa viola, alla costante ricerca di un nemico esterno, che se un domani dovesse esserci un addio, sarà per volontà e quindi colpa del calciatore.
Ma il giochino è vecchio e non è detto che aderisca alla versione reazionaria la totalità dei tifosi, in tanti ormai sono i clienti risvegliati e attenti ai particolari, come il fatto che i contratti si firmano in due (e se si vuole si possono rivedere), inoltre suona sospetta questa presenza di una clausola rescissoria, chiunque l’abbia voluta poco importa, infatti la clausola è per sua stessa natura un cartellino del prezzo attaccato al bene di valore e se c’è è segno che il prezioso è in vendita.
Il resto, come l’affermazione che il ragazzo voglia restare perché si trova bene a Firenze, o che nell’anno del mondiale restare gli converrebbe, o ancora che se la Fiorentina si qualificasse per l’Europa League o la Champions conquistando un palcoscenico più prestigioso egli sarebbe più invogliato a rimanere, o infine che se il club gli costruisse attorno un organico sempre più forte, sono tutti discorsi, più o meno validi, ma pur sempre fatti di parole e si sa che le parole le porta via il vento, specie il vento caldo caldo dell’estate, come cantava Alice su musica di Battiato.
I fatti invece dimostrano che Kean ha ormai un rendimento da grandissimo club, ma gioca in un club mediocre, la nostra amatissima, blasonata, nobile decaduta signorina tinta di viola, inoltre guadagna uno stipendio in linea coi parametri della Fiorentina (2,2 milioni netti l'anno) che forse non può e non vuole pagare emolumenti più alti (ma deve, se desidera tenerlo). Fiorentina che non può vantare di certo alti gradi di resistenza alla tentazione di incassare dei soldi, senza contare che, vista la grande quantità di prestiti da riscattare che ci sono in rosa, la prossima estate, anche solo per restare con l’attuale potenziale, dovrebbe già sborsare una cifra enorme. La presenza della clausola poi chiude la questione, poiché gli accordi controfirmati la impegnano, in caso di offerta da 52 milioni, a lasciar partire Kean.
Perciò l’unica via da intraprendere per sperare in una permanenza del giocatore, è la cancellazione della clausola, o in subordine l’aumento della stessa a cifre realmente fuori mercato che rendano non conveniente per l'acquirente imbarcarsi nell’operazione.
Venticinque anni fa, in occasione del giubileo del 2.000, alcuni artisti, media e soggetti politici lanciarono la meritoria campagna ‘Cancella il debito’ che invitava i paesi della parte ricca del mondo a cancellare il debito contratto con loro dai paesi poveri. Si parva licet componere magnis, se ci è concesso paragonare le cose piccole alle cose grandi come diceva Virgilio, vorremmo lanciare un appello a Rocco Commisso, il quale ne ha facoltà e mezzi economici, a cancellare la clausola rescissoria che condiziona così pesantemente il futuro di Moise Kean e quindi della Fiorentina. Confessiamo che avremmo timore anche se non ci fosse, ma se la clausola rimane, se non certo, l’addio di Kean è l’esito più probabile.







