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tmw / fiorentina / Radio FirenzeViola
L'ex difensore Minotti ammette: "Kean osso duro anche per me. Pablo Marì il leader difensivo giusto"TUTTO mercato WEB
lunedì 24 marzo 2025, 16:26Radio FirenzeViola
di Luciana Magistrato
per Firenzeviola.it

L'ex difensore Minotti ammette: "Kean osso duro anche per me. Pablo Marì il leader difensivo giusto"

rfv
Lorenzo Minotti a Radio FirenzeViola
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Lorenzo Minotti, opinionista Sky ed ex difensore è intervenuto a Radio FirenzeViola durante "Palla al centro" per parlare di Moise Kean e come l'avrebbe marcato: "Kean sarebbe stato un bell'osso per me perché fisicamente forte e va in progressione, se riesce a girarsi e puntarti, come ieri sera, fa partire un bel tiro. Bello vederlo così motivato e convinto, in estate ero un po' scettico. Sono contento mi abbia smentito, era un peccato veder sprecato tanto talento e anche ha margine. Se aumenta l'autostima e in leadership... deve diventare un riferimento per la squadra e i compagni. Quando un giocatore ha qualità, fiuto del gol ha ancora un grande margine di miglioramento, ora ha capito qual è la strada e non deve smarrirla. Ora deve investirsi di responsabilità".

La difesa deve adeguarsi all'Atalanta? "Ormai la Fiorentina deve guardare a se stessa, lo abbiamo detto nel momento difficile che doveva seguire quella strada tatticamente ed ora che Palladino ha trovato la quadratura ma poi ti adegui anche all'avversaria, facendo scivolare di qualche metro un esterno o altri accorgimenti specifici. Ma l'importante è che quano ha la palla abbia dei riferimenti precisi, ora ogni giocatore fa quello che sanno fare meglio, tipo i centrocampi"

Chi sacrificare a centrocampo per far rientrare Folorunsho o Adli? "I tre sono stati di affidamento perché questi due hanno avuto problemi fisici. Ora l'importante è che stiano tutti bene perché ci saranno partite ravvicinate e tutti avranno spazio. Tutti hanno capito quali sono gli obiettivi, rimontare la classifica in campionato e arrivare a giocare di nuovo una finale, che darebbe uno status a livello europeo".

Pablo Marì riferimento nella difesa a tre? "Era chiaro si passasse a tre nel momento in cui è arrivato, per lavorare di reparto in cui i singoli coprano e accorcino senza avere un avversario fisso. Anche Pongracic ora si esprime al meglio. L'innesto di Pablo Marì è importante perché è un leader del reparto. Comuzzo è giovane, Ranieri si perde dietro la sua tigna e Pongracic ha faticato a inserirsi, invece Pablo Marì sa comandare il reparto ed è importante che dietro ci sia uno a leggere la gara e dare input"