
Radiosa Primavera e la Coreografia censurata?
Le due vittorie decisive della Fiorentina, prima in coppa poi con la Juve, oltre a mutare radicalmente l’umore della città sportiva, sembrano ottime premesse per presagire una primavera radiosa, senza voler fare alcun riferimento a quel maledetto ‘maggio radioso’, come lo chiamarono gli interventisti, che precedette nel 1915 la disastrosa entrata dell’Italia nel primo conflitto mondiale, ci sono già sufficienti venti di guerra e voglia di armi senza che se ne inquini il pallone. Ma insomma il campionato, dopo la rotonda e memorabile vittoria coi bianconeri, ha acquistato un altro profumo fragrante e croccante, e così la coppa dove continua l’avventura con gli sloveni del Celjie.
Palladino, il quale evidentemente ha bisogno dei suoi tempi per assimilare le cose, dopo il mercato estivo e l’inizio non eccelso, ci mise un mese per trovare il suo assetto, stessa cosa è accaduta dopo il mercato di gennaio, febbraio è stato un mese di indugi, poi con marzo, ma dopo la gara di Napoli il tecnico viola pare aver individuato il suo undici di riferimento che, sebbene con qualche logico cambio momentaneo, è il collettivo che ha neutralizzato la Juventus nella partita memorabile di domenica.
Iniziando la primavera i prati diventano verdi e spuntano bellissimi fiori, dice il poeta, ma dimentica che il politicamente corretto dà i suoi colpi di coda, come è il caso della coreografia della curva viola che ha cagionato polemiche e persino la censura delle tv a pagamento che hanno trasmesso l’evento, ma senza mostrare l’ immagine salace.
Intendiamoci, questa coreografia non ci pare da inserire nel novero delle più geniali trovate della tifoseria viola (o di altre tifoserie), ma la censura delle tv ci sembra un atto discutibile sotto il profilo della correttezza, infatti le emittenti hanno il dovere di fare cronaca della partita acquistata dai telespettatori, è questo infatti il patto che intercorre tra tv e cliente, omettendo quell’immagine si sono invece sostituite al giudizio dello spettatore, inaugurando un curioso precedente di ‘regia morale’, a guisa della famigerata polizia morale che in alcuni paesi islamici vigila sulle scelte di abbigliamento delle persone, soprattutto donne, invece la richiesta della società bianconera alla Questura fiorentina di indagare sui responsabili della coreografia (tutta la curva in pratica) scade francamente nel ridicolo, quando peraltro per alcuni club del nord, tra i quali la Juve, si sono indagate, ben più seriamente, presunte commistioni con alcuni clan di ‘ndrangheta, il Comune di Firenze ha infatti espresso ironicamente perplessità per la coda giudiziaria della vicenda prospettata.
Per quel che concerne la diffida e soprattutto la multa di 50.000 euro comminata al club viola, la motivazione dell’ammenda riguarda cori ritenuti beceri e un lancio di fumogeni, ma non scordiamo che il giudice sportivo è preposto anche al tosaggio domenicale dei club al fine di spremere loro un po’ di fondi che servono al palazzo, una mungitura periodica dalla quale la Fiorentina quasi mai va esente.
Tuttavia è cosa vera che in molti stadi italiani si vedano e si sentano cose inaccettabili, volendo essere onesti e guardando in casa nostra, ci pare che rispetto alla coreografia magari volgare di cui parliamo, sono ben peggiori i disgustosi coretti che si odono talvolta che motteggiano i poveri morti dell'Heysel o inneggiano all’eruzione del Vesuvio o scherzano su coloro che si feriscono usando incautamente i botti di capodanno. Se riesci a stare più di due minuti con un cretino, sei un cretino anche tu, diceva il pittore e scrittore toscano Mino Maccari.







