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Palladino e il quinto successo interno contro una big. In attesa di chiarire il futuro il tecnico colleziona vittime illustri
Oggi alle 00:00Copertina
di Tommaso Loreto
per Firenzeviola.it

Palladino e il quinto successo interno contro una big. In attesa di chiarire il futuro il tecnico colleziona vittime illustri

Dal ritrovarsi sull’orlo del baratro al ritorno al centro della carreggiata, nel giro di pochi giorni. Non  esistono vie di mezzo nella stagione della Fiorentina e soprattutto di Raffaele Palladino, tecnico al quale si può rimproverare molto ma non di aver annoiato i suoi tifosi. Dalle otto vittorie consecutive in autunno alla flessione costante d’inizio 2025 la sua squadra si è trovata sulle montagne russe, salvo imboccare (nuovamente) la strada giusta con la qualificazione ai quarti di finale di Conference League e l’ampio successo sulla Juventus raccolte nel giro di tre giorni. 

Scelte più razionali, il recupero di Gud e l'inserimento di Fagioli
Di certo tra le attenuanti da concedere a un tecnico molto discusso andranno considerate defezioni importanti come quella di Adli e assenze reiterate come quelle di Gudmundsson, fattori che oggi rendono la Fiorentina una squadra diversa dal gruppo incerto e incapace di battere Como e Verona. Se il rientro del francese non è ancora del tutto avvenuto il recupero a tempo pieno di Gudmundsson (e la conseguente libertà concessagli in campo) è una delle discriminanti della recente rinascita, aspetto al quale aggiungere scelte più razionali in termini di formazione come quelle che hanno riguardato il centrocampo dove l’inserimento di Fagioli, e più in generale di un terzo interprete, ha rappresentato un punto di svolta. Nel mezzo anche il ritorno alla difesa a tre guidata (bene) da quel Pablo Marì che proprio Palladino ha voluto in viola quando le priorità del mercato sembravano essere altre. Si potrà eccepire che c'è voluto del tempo per arrivare a un sistema di gioco più efficace, ma sempre meglio tardi che mai. 

Al Franchi grandi con le grandi
Ma su una cosa il cammino fin qui tenuto in campionato da parte della Fiorentina non mente, e sono i risultati collezionati al cospetto delle grandi del campionato. Sotto questo profilo a Palladino va concesso il merito di aver battuto fior di colleghi, visto che la lista chiama in causa tecnici quali Simone Inzaghi, Thiago Motta e Marco Baroni oltre agli esonerati Juric e Fonseca sconfitti in occasione delle vittorie su Roma e Milan. Non solo, perchè dopo aver bissato il triplo successo su Juve, Inter e Milan che non arrivava dal 1984 Palladino ha centrato due vittorie con 3 gol di scarto su Inter e Juve che la Fiorentina mai aveva collezionato nella sua storia. Cinque vittorie interne (sei contando il successo all’Olimpico sulla Lazio) che rilanciano le qualità di un allenatore che solo di fronte a Conte si è trovato sempre sconfitto e che adesso attende la rivincita con Gasperini. Se il dibattito sulla permanenza in viola resta inevitabilmente aperto andrà comunque ricordato il valore dei successi raccolti al Franchi contro cinque big del campionato, eredità da non dilapidare soprattutto adesso che a 9 giornate dal termine sono in arrivo sfide sulla carta ben più abbordabili