
De Gea o Terracciano? Andujar: "Non so come la prenderebbe Pietro, ma può starci tutto"
De Gea o Terracciano? La conferenza stampa di Raffaele Palladino alla vigilia di Panathinaikos-Fiorentina non ha sciolto i dubbi su chi giocherà domani in porta al Franchi, quando i viola tenteranno l'accesso ai quarti di finale di Conference League. Toccherà di nuovo all'ex Empoli, designato titolare di coppa dal tecnico ma reduce dall'errore marchiano all'andata, o starà al più esperto e navigato spagnolo? In attesa della scelta finale, Radio FirenzeViola ha chiesto un parere a Mariano Andujar, ex portiere del Napoli nonché compagno di squadra di Terracciano ai tempi del Catania, con cui abbiamo discusso sul tipo di decisione che prenderà Palladino in merito: "Non so come la prenderebbe Pietro - afferma Andujar su un'eventuale esclusione di Terracciano dai titolari -, ma un errore di un portiere non arriva solo perché non sta giocando con continuità. Gli errori capitano, e non soltanto perché stai giocando poco. E poi noi portieri siamo abituati a riprenderci dagli errori, siamo fatti così. Gli errori capitano, quando li fai in porta purtroppo è gol. Ti riprendi e prosegui a giocare, non c’è altro da fare. Pietro non sarà scioccato perché ha commesso uno sbaglio, è pronto per continuare a giocare, il portiere è fatto così. Poi vabbè, De Gea è un campione e lo sanno tutti. Fare il suo secondo non è un problema”.
Ma se domani giocasse De Gea, Palladino non perderebbe credibilità e rapporto con Terracciano?
“Non lo so, quello è difficile da capire. Il calcio cambia ogni giorno, ma l’allenatore ha il diritto e l’obbligo di prendere decisioni. Se giocherà De Gea, bisognerà vedere come Palladino lo comunicherà e come lo assorbirà Pietro. Perché anche se a inizio anno l’allenatore stabilisce una cosa, non è comunque detto che finisca così”.
Quindi anche avendo stabilito una chiara gerarchia, può comunque rovesciarsi l'ordine nel ruolo?
“Tutto ci può stare. Non so come la prenderei io o come lo prenderebbe Pietro, ma nel calcio nulla è scontato”.
Chiudiamo con un giudizio su Valentini. L'ha affrontato in Argentina, la Fiorentina ha scelto di darlo in prestito. Pareri?
“Valentini è un grandissimo centrale. Ha avuto un po’ di problemi qui al Boca e non ha giocato infatti gli ultimi mesi, ma per rimettersi in forma calcistica la scelta di mandarlo in prestito è giusta. A Verona può conoscere meglio il campionato italiano, i movimenti difensivi che sono sempre diversi. È un difensore mancino come pochi in giro, ha tanta forza: un ottimo acquisto”.







