
L'Europa di Pietro: da Enschede a Brugge, Terracciano è molto più di un dodicesimo
"Piero dice che ha inclinato la torre di Pisa
Piero dice che ha dipinto lui la Monnalisa".
L'Italia di Piero, canzone di Simone Cristicchi. Anno domini 2007 (un'altra Italia, un altro Cristicchi). Nel testo in questione, una parodia sulla classe politica di inizio millennio, Piero si vanta di imprese ai limiti del possibile e oltre. Non è tipo da vantarsi un suo quasi omonimo, Pietro (Terracciano), ma di prodezze negli ultimi anni ne ha fatte parecchie. Soprattutto il giovedì sera, quando la musichetta di Yohann Zveig avvolge gli stadi di mezzo Continente e lui (spesso) si trasforma da supereroe. Lo farà anche stasera, o meglio lo sperano i tifosi viola. Pietro Terracciano ancora una volta protagonista il giovedì, quello che da qualche tempo a questa parte è diventato il suo giorno sacro. L'investitura di Raffaele Palladino - che ieri sera ha parlato chiaro in conferenza stampa, spiegando che giocherà lui e il perché della scelta - ha silenziato voci e mezze polemiche delle ultime ore. Il partito del "devono giocare sempre i migliori" chiedeva a gran voce l'impiego di David De Gea e, nel farlo, alcuni hanno anche provato a screditare il numero uno campano. Che non gioca da tre mesi - ultima, sempre in Europa, col Vitoria Guimaraes - ma che proprio al terzo livello delle competizioni Uefa ha trovato il suo posto nel mondo.
Il problema di Pietro Terracciano è stato quasi sempre il curriculum, perché del rendimento in questi cinque anni viola si può dire ben poco. Portiere affidabile, soprattutto nelle notti di Conference: basta pensare a qualche highlights sparso in queste ultime stagioni. Il più luminoso è quello di Enschede: agosto 2022 Twente-Fiorentina, ritorno dei playoff, risultato fermo sullo 0-0, con una rete gli olandesi forzerebbero i tempi supplementari, al minuto novantacinque il pallone buono arriva sulla testa di Brenet che gira a botta sicura ma Terracciano gli rigetta in gola l'urlo del gol cancellando il tiro. Da lì nasce l'Europa di Pietro. Da lì nasce "San Pietro" (soprannome forse esagerato, ma che rende l'idea dell'intervento miracoloso calato col Twente), un portiere che, per i canoni della competizione, non dovrebbe mai essere un problema. Le cui manoni sono impresse sul percorso che ha portato la squadra di Italiano a due finali in dodici mesi, prima Praga poi Atene, con snodi del cammino in cui è stato decisivo (nel ritorno contro Braga e Lech Poznan nel primo anno, a Brugge in semifinale l'anno scorso, con un intervento salva-qualificazione su Vanaken).
In questi mesi Terracciano è stato soltanto il dodicesimo uomo per Palladino. Problema di curriculum dicevamo, anche in relazione a quello del suo competitor spagnolo. Il pedigree di De Gea farebbe scolorire qualsiasi altra carriera messa a confronto, e così è successo per Terracciano. Che prima si è illuso di potersi giocare le sue carte alla pari, poi ha abdicato con stile, con la consapevolezza di potersi ancora ritagliarsi spicchi di importanza nelle notti europee. Non è servita altro che una stretta di mano tra lui e Palladino, tecnico che ha una grande stima in lui, che lo ha voluto con se parlando chiaro, facendogli capire quale sarebbe stato il suo ruolo ma garantendogli ancora giornate da protagonista da qui a giugno. Si tratta di questo: nelle dinamiche di spogliatoio, il diktat "devono giocare sempre ai migliori" lascia il tempo che trova. Ci son principi più importanti per salvaguardare i rapporti e gli equilibri. E, per chi ancora non si fidasse del numero uno in viola (o chi sentirà l'impulso di paragonare tutti i suoi interventi all'Olimpico di Atene con quelli che avrebbe fatto De Gea, cacciando fuori la cantilena del "ah, se ci fosse De Gea"), basterà riguardarsi qualche partita di Conference degli ultimi anni e vedere che sì, quel portiere con la uno sulla schiena tutto sommato ci può stare a questi livelli. Disclaimer pre-partita: a difesa del Panathinaikos, tra i pali, ci sarà Bartłomiej Dragowski, uno che a Firenze ha perso il posto in favore di...Terracciano.







