
Marko Bakic: "Occhio Fiorentina: il Panathinaikos ha ribaltato il mio OFI Creta. Ioannidis il più forte in Grecia"
Marko Bakic, centrocampista montenegrino oggi all'OFI Creta dopo una carriera da giramondo, ha affrontato di recente il Panathinaikos nel campionato greco, e intervistato in esclusiva da Radio FirenzeViola ci ha spiegato tutte le insidie dell'ottavo di finale di Conference League. L'ex mediano della Fiorentina iniziato raccontando la stagione sua e della sua squadra: "Abbiamo raggiunto un traguardo importante per il nostro club e i nostri tifosi in campionato, era da tanto tempo che non ottenevamo un risultato del genere. Qui in Grecia sono molto emotivi e prendono tutto con grande passione, sono veramente felice di avergli dato questa soddisfazione. Qua all'OFI Creta mi sento veramente bene, mi sembra di essere a casa. Non si può paragonare all'Italia che è a un altro livello ma la Grecia mi ricorda un po' il mio Montenegro. Mi sento a mio agio e anche per questo posso dimostrare il mio valore".
Cosa le viene in mente se ripensa agli anni di Firenze?
"Il primo pensiero va a quante persone a Firenze amano la Fiorentina. Ho giocato in tante squadre, anche importanti in Portogallo e in Belgio, però ricordo benissimo come la gente vive la Fiorentina e i suoi colori. È una cosa che non si trova facilmente e secondo me è la cosa più importante: l'amore dei suoi tifosi non si dimentica".
Cosa ci dobbiamo aspettare dal Panathinaikos?
"L'anno scorso la Fiorentina ha giocato contro l'Olympiakos e stavolta sta al Panathinaikos, ma il livello è più o meno lo stesso. Sono rivali storici. Secondo me non sarà molto differente rispetto alla finale dello scorso anno. La Fiorentina calcisticamente ha un altro livello e dovrebbe vincere dal mio punto di vista, ma non possiamo dimenticare che non è mai facile giocare contro le squadre greche perché la tifoseria gioca con loro. Non è così facile, hanno una spinta diversa. Noi abbiamo giocato contro il Pana due settimane fa e vincevamo 2-0 dopo il primo tempo, nel secondo lo stadio si è girato e abbiamo perso 3-2 non sappiamo neanche come. Per questo dico alla Fiorentina che loro avranno grande motivazione in casa e questo sarà il problema principale, però spero che la squadra viola riesca a dimostrare la sua qualità superiore. Ma occhio: sarà un avversario tosto".
Quindi la difficoltà più grande sarà ad Atene?
"Sì, è giusto. Fuori casa non hanno quella spinta dei loro tifosi e per questo la partita più difficile sarà l'andata anche se non giocano proprio nel loro stadio. Se sarà pieno si parla di 50mila persone che staranno addosso alle squadre, è un bel problema. Dipende tutto dalla Fiorentina comunque: i giocatori sono i padroni del loro destino. Il Panathinaikos ha un grande allenatore e un livello internazionale ma la Fiorentina è più forte".
Ioannidis e Tete i giocatori più temibili?
"Per me Ioannidis è il giocatore più forte che c'è in Grecia. Ha fatto tanti gol l'anno scorso e ha una grande qualità, penso potrebbe dimostrarlo anche in Italia".
Più forte anche di El Kaabi?
"Si tratta di un giocatore più giovane, che si muove di più. El Kaabi è più forte in area. Altri due giocatori che mi piacciono molto sono Ounahi che l'anno scorso era al Marsiglia, e il capitano Bakasetas".
Ha seguito un po' la Fiorentina quest'anno?
"Cerco di seguirla sempre e ho visto che avevano qualche difficoltà in questa stagione mentre all'inizio andavano molto bene. Spero che possano recuperare tutte le forze a disposizione perché la rosa ha grande qualità. Kean fa la differenza e a me la squadra piace molto anche perché è più giovane dello scorso anno. Penso che la Fiorentina possa andare fino in fondo in Conference anche stavolta. E magari in campionato finirà nella posizione che tutti si auspicano".







