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Palladino: "Molto soddisfatto dal mercato. Club ha fatto grande lavoro. Comuzzo un vero acquisto. Caprini aggregato in prima squadra"
Oggi alle 12:03Copertina
di Andrea Giannattasio
per Firenzeviola.it
fonte dal nostro inviato al Viola Park

Palladino: "Molto soddisfatto dal mercato. Club ha fatto grande lavoro. Comuzzo un vero acquisto. Caprini aggregato in prima squadra"

Antivigilia di campionato in casa Fiorentina. A due giorni dalla gara contro l'Inter (recupero di campionato della 14a giornata di Serie A), il tecnico viola Raffaele Palladino ha preso la parola dal media center del Viola Park per introdurre tutti i temi legati alla gara contro i nerazzurri e fare il punto su quello che ha portato in dote il mercato invernale. Ecco le parole dell'allenatore nel consueto LIVE di Firenzeviola.it:

Da cosa nasce la rivoluzione operata a gennaio dal club?
"E' vero, abbiamo fatto 5 entrate e 8 uscite. Tutte fatte con la massima sintonia con la società. E' stato fatto un lavoro per creare una Fiorentina sempre più forte. I direttori e il club hanno fatto un gran lavoro, lavorando 24 ore al giorno. Li ho sempre visti a lavoro in ufficio per il bene del club. Sono molto soddisfatto del mercato che è stato fatto. Sono arrivati giocatori giovani ma importanti, che saranno un valore aggiunto per questa rosa".

Adesso però ci sarà una difficoltà di inserimento?
"Intanto qui i nuovi arrivati troveranno un gruppo compatto... ma tanti ragazzi si conoscono già da tempo. Questa cosa accadrà in modo naturale ma dovrò essere io bravo a valorizzare il loro inserimento, valorizzandoli. Sono certo che abbiamo preso giocatori molto bravi, al di là dei sistemi di gioco. Noi possiamo essere camaleontici".

Cosa è successo su Comuzzo?
"E' successo che Pietro è un giocatore molto forte ed ha ricevuto delle richieste, come tutti i giocatori forti. Lui lo ritengo il nostro grande acquisto. E bisogna dare atto al club, ai direttori e al presidente che hanno voluto che Comuzzo restasse. E' un bene avere una società così forte. Io sono felice che Pietro sia rimasto, è un bel segnale per tutto l'ambiente... poi in futuro si vedrà ma sono felice che la società abbia operato in questi termini".

Come pensa di gestire la rosa per giovedì?
"Saremo pochissimi, ovvero 14 per l'esattezza con due giocatori che contiamo di recuperare. Siamo pochi ma vogliamo fare una grande partita, dobbiamo essere ancora di più squadra. Cercheremo di mettere in difficoltà l'Inter, aggregando anche qualche ragazzo della Primavera. Cataldi e Colpani sono in recupero ma anche Adli ha preso un colpo alla caviglia".

Come ha convinto stavolta Zaniolo a venire a Firenze?
"Era già convinto da solo: ho sentito un ragazzo motivato e felice. Ho avuto una piacevole sensazione su di lui. E' una bella storia il fatto che sia tornato qui, dopo aver fatto tutto il settore giovanile. Lui può fare l'esterno, il sotto-punta ma anche la prima punta come ha fatto all'Atalanta".

In estate aveva definito Sottil un giocatore importante: perché allora se n'è andato?
"Non è stato un fallimento per me... anzi, è andato al Milan. Sul mercato si è creata questa situazione e noi abbiamo preso atto della sua volontà. Noi dobbiamo solo ringraziare RIccardo per quello che ha fatto. Quando ha giocato, Riccardo ha dimostrato il suo valore. Specie negli ultimi due mesi".

Bove vivrà una gara speciale giovedì: sarà in panchina?
"Sì, sarà con noi come sempre. Credo che voglia essere in panchina con noi".

E' preoccupato del fatto che non ci sia una reale alternativa a Kean?
"Abbiamo una serie di giocatori duttili che possono giocare da prima punta. Io però aggregherò d'ora in poi l'attaccante della Primavera Caprini, che è forte e sta facendo bene. Può fare sia la prima punta che l'esterno e quando è stato con noi ha fatto sempre bene".

Richardson è un giocatore che era in uscita?
"Sulle questioni di mercato non entro. Contro il Genoa ha fatto un gran primo tempo e quando ha giocato si è sempre impegnato. Noi crediamo nel ragazzo perché è giovane".

Per lei è una sfida riportare Zaniolo ai suoi livelli?
"No, perché è un giocatore di qualità. Noi cercheremo di metterlo nelle migliori condizioni per esprimersi poi starà a lui fare bene e vincere la tanta concorrenza che avrà nel suo ruolo".

Il mercato concluso alza l'asticella delle ambizioni della squadra?
"Io sono molto contento, ho ringraziato tutti e tre i direttori e il presidente. Hanno fatto di tutto per aumentare il livello della squadra. Ora sarà compito mio fare una seconda parte di stagione di livello. Io intanto ringrazio la società per le grandi operazioni di mercato che ha fatto".

Dove colloca la Fiorentina rispetto alle altre competitor?
"Non mi piace fare classifiche... qui c'è un lavoro quotidiano. L’obiettivo nostro è quello di migliorare il girone d'andata. Ne abbiamo fatti tanti di punti ma vogliamo farne di più. Ora è presto per stabilire obiettivi: facciamo integrare i nuovi e vediamo gara dopo gara".

Come valuta le due gare con l'Inter a distanza ravvicinata?
"Saranno due gare a distanza ravvicinata ma saranno per ovvi motivi due partite molto diverse. Nei secondi tempi dobbiamo ancora migliorare, ho parlato con la squadra. La strada non è difendersi per vincere".

Cosa aggiunge al reparto mediano Fagioli?
"E' un calciatore forte, che a me è sempre piaciuto. Può giocare da play o a due. La Fiorentina ha fatto un grande acquisto, ci servirà a completare un reparto che ogni tanto è andato in difficoltà. Lui arriva con la testa giusta, aveva proprio voglia di venire qua e io lo ringrazio".

Chi rimarrà fuori dalla lista Uefa?
"Ci sto pensando, devo essere bravo a ragionare su tutto".

Ndour è un box-to-box o è un giocatore diverso?
"Lui ha caratteristiche d'attacco ma anche di difesa. Io lo vedo come sottopunta o mezzala. E' un giocatore importante per noi, ci dà caratteristiche diverse".

Il gol con il Genoa ha sbloccato Gudmundsson?
"Forse gli serviva il gol ma era già in crescita da tempo. Siamo felici perché abbiamo ritrovato un grande giocatore, ma ci tengo a fare il nome anche di Pongracic che sta facendo benissimo. Mando un ringraziamento e un saluto anche ai giocatori che se ne sono andati a gennaio. Biraghi è stato un grande professionista, si è sempre impegnato e gli faccio un grande in bocca al lupo".

Questa è una Fiorentina piena di italiani...
"E' un piacere allenare giovani così forti e italiani. E' questa la strada giusta".