AGROPPI, "Meglio due feriti che un morto": frasi celebri
Questa mattina il mondo del calcio si è svegliato con la brutta notizia della scomparsa di Aldo Agroppi, personaggio che in passato è salito agli onori della cronaca anche per la sua stravaganza, l'anticonformismo. Alcune sue uscite sono rimaste nella memoria collettiva, a iniziare da quella che pronunciò durante un'intervista al Guerin Sportivo nel 1988 e che ha rappresentato bene il suo carattere schietto: "Io non so tenere le relazioni pubbliche con la gente che non è seria, perché non la sopporto. Ho molti nemici, ma ho tantissimi amici".
A proposito di trasparenza, come non ricordare i suoi attacchi al potere del calcio che partirono da una base altamente anti-juventina: "La Juventus è ancora la razza padrona, contano poco gli organici. I campionati si vincono anche nei corridoi, per telefono, mica solo in campo". E ancora, tra i peggiori difetti che Agroppi attribuì al calcio ricordiamo: "L'arrivismo di certi dirigenti, disposti, se necessario, a passare anche sul cadavere della propria mamma. L'incapacità di alcuni personaggi e l'incoerenza di altri". Infine ecco una delle sue frasi più celebri in riferimento alla differenza tra un pareggio rispetto alla sconfitta: "Meglio due feriti che un morto".