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Genoa, una ghiotta occasione per cancellare l'ultimo zeroTUTTO mercato WEB
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domenica 20 aprile 2025, 17:30Copertina
di Redazione Genoa News 1893
per Genoanews1893.it

Genoa, una ghiotta occasione per cancellare l'ultimo zero

Anche con la salvezza quasi matematicamente in saccoccia, gli stimoli non mancano ad un​​​ Genoa che non può permettersi di sbracare negli ultimi impegni stagionali. Un primo obiettivo, pur platonico, è cancellare lo zero dalla tabella delle vittorie a spese delle prime otto: un tabù assoluto che lievemente “macchia” il campionato del Grifo. Nel finale di regular season si affrontano parecchie “grandi”, la prima delle quali – la Lazio – appare tra le più abbordabili.

I biancocelesti giovedì sera hanno rimediato una bastonata niente male facendosi cacciare dall'Europa League in maniera beffarda per mano del Bodo Glimt, tutto meno che una schiacciasassi. Quegli infiniti 120 minuti con codazzo di penalty non avrebbero pesato in caso di passaggio del turno, ma con un'eliminazione sul groppone, accompagnata da vivissimi rimpianti e a qualche polemica, pensare ad una squadra psicologicamente e fisicamente al “top” quattro giorni più tardi appare francamente utopistico.

Certo, la banda di Baroni insegue ancora una pur improbabile poltrona Champions e deve pure guardarsi da parecchie concorrenti ai posti Europa League, sicché non mancano le esigenze pressanti di classifica, ma il cervello e le gambe risponderanno a dovere? Di sicuro rispetto al recente appuntamento internazionale qualche modifica alla formazione si registrerà: intanto, il quotato Isaksen è squalificato per un turno e il terzino Tavares è incorso in una ricaduta del vecchio infortunio e darà forfait. A ciò si aggiungano le condizioni precarie del bomber Castellanos, convaleente pure lui da guai fisici e uscito stremato a metà settimana dall'Olimpico. Altri elementi sono a rischio esclusione per sopraggiunta stanchezza: in primis capitan Romagnoli. Intendiamoci, il livello dei cosiddetti ricambi è tale da cancellare qualsiasi illusione di una passeggiata di salute. Il 4-3-3 baroniano si basa sul possesso palla prolungato e sulle qualità di esterni assai competitivi: ergo, sarà doveroso principalmente non esporsi alle incursioni ospiti.

Vieira non ha mai mirato a posizioni altisonanti,ma già che l'undicesimo e addirittura il decimo posto sono abbordabili, perché mai non puntarli con attenzione? Tra l'altro, Udinese e Torino, immediatamente sopra il Grifo, incroceranno i ferri e potrebbero favorire l'aggancio. Ma attenzione: occorre anche guardarsi alle spalle da un Como maramaldo nell'anticipo di Lecce e salito al fianco dei rossoblù a quota 39. In uno stadio al colmo della capienza (anche il settore ospite, inibito ai laziali, sarà riempito da gente pro-Grifo) sarà obbligatorio affondare i colpi, guardando sia in alto, sia alle spalle.

Capitolo formazione. La difesa non dovrebbe subire variazioni, pur con un Bani tornato disponibile. In mediana riappare post-squalifica l'inesauribile Frendrup, sulla carta affiancato dall'emergente Masini, ma l'ipotesi Badelj non può essere scartata a priori.

Ben più incerta la composizione dell'asse offensivo. Stuzzica l'idea di abbinare inizialmente Pinamonti ed Ekuban: soluzione graditissima al popolo e non proibitiva per il trainer: a costo di passare alla 4-3-1-2.  La fresca tentazione di proporre dal primo minuto Vitinha, l'elemento più discusso del gruppo e il più bisognoso di rilancio, sta invece perdendo di intensità. Viera è conscio che il portoghese esprimerebbe il meglio di sé come centravanti: potrebbe provarlo nel ruolo a ripresa in corso, ma anche rinviare di una settimana l'esperimento.

Quanto alle fasce, i concorrenti pullulano: oltre allo stesso Vitinha, ecco Zanoli a destra e Miretti (impiegabile anche alle spalle del bomber) a sinistra, senza dimenticare il giovane Ekhator,  lo stesso Thorsby, uomo per tutte le stagioni, e perfino Messias, peraltro in ritardo di condizione. Tale dovizia di pretendenti suggerirà certamente, dopo l'intervallo, un massiccio ricorso ai panchinari.

Tocca a Vieira azzeccare gli ingredienti per presentare un cocktail accattivante, che possa giocarsela dall'inizio alla fine partendo da un progresso indispensabile nel numero di palle-gol create e di conclusioni tentate. La sola strada per cancellare qualche smorfia sul viso di quei supporters che non si sentono ancora appagati ed hanno rimarcato la risibile produzione offensiva in casa di Juventus e Verona.

                                  PIERLUIGI GAMBINO