I dolori (difensivi) della giovane Juve. Pesa fin troppo l'assenza di Bremer. Ma il Parma è una bella realtà
Gol, quasi gol, emozioni, prodezze ed errori.
Netta inversione di tendenza rispetto alle gare di inizio stagione
A Thiago Motta – oltre che ai tifosi della Juventus – le ultime partite hanno regalato i brividi di un ottovolante. Ma anche, verosimilmente, qualche mal di testa di troppo. Curiosa l’evoluzione (o involuzione?) della Vecchia Signora, nelle prime giornate straordinariamente solida in difesa – anche se piuttosto asfittica dalla cintola in su – e adesso votata a prestazioni offensivamente spumeggianti ma condite da svarioni e “buchi” della retroguardia.
Parma spigliato e intraprendente
Contro il Parma, squadra tecnica, vivace e anche alquanto sfacciata, la sensazione era che i bianconeri rischiassero di incassare il gol a ogni incursione degli emiliani. Gli ospiti non alzavano mai la palla, ma si affidavano alla sapiente regia di Bernabé (ottima la sua prestazione) per proporre un calcio fatto di scambi e triangolazioni rapide, di imbucate e di improvvise verticalizzazioni. Bella e coraggiosa la formazione di Pecchia, davanti a una Juventus arrembante sulle fasce (specie a destra con il solito, scatenato Conceicao) ma pericolosamente sbilanciata e mal posizionata dalla metà campo in giù.
Juve troppo "aperta" e lenta a ripiegare all'indietro
Era difficile immaginare che la pur pesantissima assenza di Bremer, vero comandante del pacchetto arretrato, avrebbe minato così tanto la solidità difensiva che si era intravista a inizio stagione. Ma quella attuale pare una Juve lenta a ripiegare all’indietro, troppo “aperta” e incapace di coprire efficacemente il campo per novanta minuti. Naturale, allora, che “Madama” vada in affanno contro avversari tecnicamente validi e tatticamente ben impostati come il Parma, che conosce i propri pregi e i propri limiti e gioca un calcio semplice ma redditizio, sfruttando la velocità dei suoi attaccanti e i piedi buoni di cui dispone a centrocampo.
Champions, occhio al calendario
Occhio, Thiago Motta, perché in ottica Champions queste lacune difensive potrebbero rivelarsi molto pericolose. La Juve ha ancora tanti avversari di ottimo livello da affrontare (Lille, Aston Villa, Benfica e naturalmente Manchester City), e nonostante i sei punti fin qui messi in cascina la qualificazione al turno successivo non è affatto scontata.