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Juve-Milan, una partita schizofrenica da Giano Bifronte. E alla fine sorride chi pareva stare peggio...TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 3 gennaio 2025, 23:58Champions Insights
di Matteo Bordiga
per Tuttochampions.it

Juve-Milan, una partita schizofrenica da Giano Bifronte. E alla fine sorride chi pareva stare peggio...

Una partita folle e schizofrenica, che alla fine ha premiato proprio la squadra che sembrava in maggiore difficoltà sia tecnica che psicologica.

Una gara da dr. Jekyll e Mister Hyde

Juventus-Milan di Supercoppa, se la si volesse raccontare a chi non l’ha vista, potrebbe essere descritta come uno “psicodramma” da Dr. Jekyll e Mister Hyde. Protagonista l’indecifrabile e incompiuta Juventus di Thiago Motta, tanto disinvolta e in (apparente) gestione del risultato fino a metà del secondo tempo quanto impaurita, convulsa e frenetica negli ultimi venti-venticinque minuti, in cui il match le è sfuggito di mano. Per contro, i rossoneri del neotecnico Sergio Conceicao sono parsi insicuri e tecnicamente “fallosi” nel primo tempo (da sottolineare la prestazione negativa di un Theo Hernandez disastroso in fase difensiva), mentre piano piano, nella ripresa, hanno alzato il baricentro fino a trovare l’episodio-grimaldello (l’ingenuo fallo da rigore di Locatelli al 70’) che li ha mentalmente liberati.

Il gol di Yildiz, pregevole e ben orchestrato dal collettivo bianconero, aveva messo a nudo le solite lacune della retroguardia milanista, presa d’infilata da un passaggio filtrante piuttosto “leggibile” di Mbangula. Di fatto per tutti i primi quarantacinque minuti non c’era stata reazione da parte di Pulisic e compagni, mentre la Juve aveva amministrato con tranquillità e sfiorato il raddoppio con lo stesso Yildiz (bravo Maignan).

Nella ripresa decisivi i cambi dei due tecnici

E la musica pareva non essere cambiata a inizio ripresa, con due occasioni bianconere (una ancora per Yildiz a l’altra per Vlahovic) che per poco non avevano portato al 2-0. Poi, come d’incanto, ecco comparire il Milan. Merito dei cambi di Conceicao (dentro Musah e Abraham per Bennacer e per Jimenez) e… forse anche di quelli di Thiago Motta. Il tecnico brasiliano della Juventus infatti ha tolto Vlahovic, punto di riferimento dell’attacco, per inserire Nico Gonzalez e, soprattutto, si è privato di Mbangula (fin lì tra i migliori in campo) per inserire Cambiaso. E la Juve non è più sembrata in grado di gestire la gara come aveva fatto fino a quel momento. Certo, hanno contribuito anche gli errori individuali di Locatelli in occasione del rigore e, soprattutto, di Di Gregorio (visibilmente fuori posizione sullo sfortunato autogol di Gatti) a mandare sottosopra la Vecchia Signora. Ma pure le sostituzioni di Motta, alla luce del finale arrembante che non ha prodotto alcun risultato, potrebbero aver contribuito a depotenziare la formazione bianconera.

Ora il derby milanese in finale

Ora per il Milan ci sarà la finale con l’Inter, già battuta in campionato. Sergio Conceicao, c’è da giurarci, proverà a ripetere lo scherzetto…