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Freddezza ed equilibrio, ma pure sogni da cullare. Mangraviti: “Bisogna procedere per step”
martedì 15 ottobre 2024, 17:45Spogliatoi
di Adriano Antonucci
per Tuttocesena.it

Freddezza ed equilibrio, ma pure sogni da cullare. Mangraviti: “Bisogna procedere per step”

Il veterano della cadetteria nel pacchetto arretrato racconta questi suoi primi mesi in bianconero, dal pubblico del Manuzzi galvanizzante ai possibili miglioramenti fuori casa.

Si definisce un ‘freddo’ in campo e fuori, dopo tanti anni nella sua Brescia ha deciso di iniziare una nuova avventura in riva al Savio. La sua parola d’ordine è ‘equilibrio’, ma il suo sogno, come quello di tutto il mondo bianconero è quello di raggiungere la serie A. Ha solo ventisei anni Max Mangraviti, ma le sue idee sono chiarissime. Dopo pochi mesi si sente già parte integrante del mondo Cesena ed è pronto a mettere a disposizione della squadra tutta la sua esperienza.

Ben trovato Mangraviti, a soli ventisei anni è il calciatore con più presenze in serie B di tutto il pacchetto difensivo. Sente il peso della responsabilità?
“Sicuramente la mia esperienza è un valore aggiunto, ma non sento il peso della responsabilità è piuttosto qualcosa che voglio mettere a disposizione della squadra che siano i più giovani o i meno giovani”.

Ha esordito in serie A marcando Lukaku senza farsi vincere dall’emozione, quanto la aiuta questa sua ‘freddezza’ in campo?
“Di natura sono abbastanza freddo sia in campo che fuori e per me questo rappresenta un pregio. Quando ho esordito in serie A non mi sono nemmeno reso conto di quello che stava accadendo, l’anno prima ero in C ed ho fatto il doppio salto senza particolari scossoni. Questo aspetto del mio carattere è stato molto utile anche qui a Cesena. Debuttare con questa grande maglia al Manuzzi in uno stadio pieno non è assolutamente facile e l’emozione può tradirti, io però sono rimasto abbastanza freddo perché sono fatto così”.

Come giudica il rendimento del pacchetto difensivo fin qui? Dove potete migliorare secondo lei?
“Possiamo fare di più e lo dico a livello di squadra. Abbiamo lasciato qualche punto per strada e, tolto Pisa dove è stato giusto perdere, abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo. La responsabilità di questo è naturalmente la nostra. Per quanto mi riguarda sono contento delle prestazioni che sto offrendo, ma allo stesso tempo sono molto severo con me stesso, guardo e riguardo le partite per capire dove posso migliorare perchè voglio fare sempre qualcosa di più”.

Tredici gol fatti, il Cesena ha una grande fase offensiva: pensa di potersi togliere qualche sfizio in zona gol?
“Il gol lo sto cercando e magari anche l’assist. L’ho sfiorato qualche volta in queste partite, mi ci sto avvicinando. Ricordiamoci però che sono un difensore e sono più contento quando non subiamo gol, per esempio dopo le partite con Catanzaro e Palermo ero felicissimo. Poi, naturalmente, se riesco a segnare o fare assist è ancora meglio”.

Fin qui il Cesena è stato praticamente perfetto in casa, mentre in trasferta ha sofferto e non poco. Che idea si è fatto sulle cause di questo andamento altalenante?
“Secondo me fuori casa abbiamo trovato squadre che per caratteristiche ci hanno messo in difficoltà e quindi abbiamo faticato di più. Poi va detto che il il fattore Manuzzi ci dà una grossa mano. Con il Mantova, per esempio, già dal riscaldamento si respirava una grandissima atmosfera, il pubblico ci ha galvanizzato portandoci a chiudere il primo tempo sul 3-0. Questo è un dato di cui non possiamo non tener conto”.

Nelle sue annate con il Brescia si è ritrovato a dover affrontare sia i play-off che i play-out. A volte la linea che li separa è sottile: come si ottengono i primi e come si evitano i secondi?
“Il dettaglio che in serie B fa la differenza è l’equilibrio. Non bisogna buttarsi giù dopo una sconfitta ed esaltarsi troppo dopo un paio di vittorie. Per arrivare ai play-off serve un entusiasmo che coinvolga squadra, ambiente e società e serve non disunirsi dopo una sconfitta come può essere stata quella di Pisa. Credo però che qui a Cesena non si corra questo rischio, ho incontrato solo persone che pensano a lavorare con entusiasmo e applicazione. La strada è quella giusta, il campionato di B sarà lunghissimo”.

Domenica c’è la Samp, una big che fin qui non sta convincendo: cosa deve temere il Cesena?
“Dobbiamo temere solo noi stessi. Se pensiamo a fare la nostra partita con le migliori prestazioni individuali e di squadra non dobbiamo davvero aver paura di nessuno. Verso la Samp, così come verso tutte le squadre di B dobbiamo nutrire il massimo rispetto. Parliamo di una squadra che punta esplicitamente alla serie A e per forza di cose ha grandi valori tecnici, bisogna affrontarli con coraggio e rispetto”

Qui a Cesena sta iniziando un nuovo capitolo della sua carriera dopo tanti anni a Brescia, come si sta trovando? Quali obiettivi si è posto?
“Mi sto trovando benissimo, sin dal ritiro di Acquapartita mi sono reso conto di essere arrivato in un grande gruppo e non poteva essere altrimenti perché 96 punti in serie C non si fanno per caso. Il mister e lo staff poi sono ottime persone che vogliono lavorare per migliorare e per migliorarsi. A tutto questo bisogna aggiungere una società super organizzata, una bellissima città e tifosi magnifici con tanti bambini che ci hanno seguito dai primissimi giorni di questa avventura. Il mio sogno è naturalmente quello di tornare in serie A, ma per raggiungere questo obiettivo c’è un percorso. Davanti a noi ci sono squadre che da anni spendono per raggiungere la serie A, bisogna procedere per step. Innanzitutto raggiungiamo i 43 punti buoni per la salvezza, perché si può dire quel che si vuole ma ciò che conta è solo il campo. Una volta ottenuto questo primo risultato, a marzo-aprile, guardiamo la classifica e tracciamo una linea”.

A proposto di Brescia, tra due settimane le rondinelle saranno al Manuzzi: sente già emozioni da ex? 
“Non mi nascondo, per me non sarà una partita come le altre. In campo ci saranno avversari, ma solo per novanta minuti. Ritroverò tanti amici, persone con le quali ho condiviso la vita e non mi riferisco solo ai compagni, ma anche allo staff e al mister. Ora però non ci voglio pensare, prima dobbiamo far punti con la Sampdoria, per il Brescia ci sarà tempo”.