Rashford apre all'addio al Man United: "Pronto a una nuova sfida. Andrò via senza rancore"
"Mi sento incompreso, ma ci sto bene. Sono una persona molto semplice. Amo il football. È stata la mia vita fin dall'inizio". Comincia così lo sfogo di Marcus Rashford. La platea è quella più innocente, quasi 500 bambini della 'Button Lane', la scuola elementare da lui stesso frequentata a Manchester. Parole attese, attesissime dopo l'esclusione di Ruben Amorim dal derby della sua città. "È scoraggiante essere esclusi da un derby, ma è successo, abbiamo vinto la partita, quindi andiamo avanti. È deludente, ma sono anche uno che, invecchiando, può gestire le battute d'arresto. Cosa farò al riguardo? Non me ne starò lì seduto a piangere, ma farò del mio meglio la prossima volta che sarò disponibile".
Un'intervista importante, riportata dal giornalista inglese Henry Winter, perché per la prima volta Rashford apre all'addio ai Red Devils: "Personalmente, penso di essere pronto per una nuova sfida e per i prossimi step del mio percorso". Sempre nel pieno rispetto del club del suo cuore, quello in cui ha speso 20 anni della sua carriera, il Manchester United: "Quando me ne andrò - prosegue Rashford - non ci saranno rancori. Non riceverete commenti negativi da parte mia sul Manchester United. Sono fatto così come persona. Se so che una situazione è già brutta non andrò a peggiorarla. Ho visto il modo in cui altri giocatori se ne sono andati in passato e non voglio entrare a far parte di quel gruppo. Quando me ne andrò farò una dichiarazione sola e la farò io". Dal cuore, perché sarà sempre un Red? "Sì! 100%. 100%".
"Sono a metà della mia carriera. Non mi aspetto - ancora Rashford - che il mio momento migliore sia adesso. Finora ho giocato nove anni in Premier League e questo mi ha insegnato molto, mi ha aiutato a crescere come giocatore e come persona. Quindi non ho rimpianti per gli ultimi nove anni. Non avrò rimpianti in futuro perché prendo le cose giorno per giorno e a volte succedono cose brutte, a volte cose belle. Cerco solo di mantenere un buon equilibrio". Il meglio deve ancora venire? "Al 100%. Questa è la mia mentalità", risponde l'attaccante inglese.
Tra gli obiettivi di Rashford c'è anche il ritorno in nazionale in vista del Mondiale in programma nel 2026: "Mi entusiasma ancora pensare di giocare per il tuo paese nella più grande competizione del mondo. Ho già avuto la possibilità di farlo in passato (Russia 2018 e Qatar 2022, ndr) ed è un'esperienza incredibile. Se ne avrò di nuovo l'opportunità, proverò a coglierla a due mani".