PSG allo sbando, Luis Enrique: "Errori dei giocatori? I panni sporchi si lavano nello spogliatoio"
L'allenatore del Paris Saint-Germain, Luis Enrique, ha parlato con i media alla vigilia della partita che vedrà i parigini affrontare il Nantes nella 14esima giornata della Ligue 1. Il tecnico asturiano ha evitato di commentare la situazione di Kylian Mbappé, visto che non fa più parte del mondo rossoblù, focalizzandosi anche sulla situazione complicata in Champions League.
Prime parole: "Nonostante quello che dicono e quello che si sente in giro, sono contento della squadra. Sono positivo". In seconda battuta il tentativo dei giornalisti di schiodarlo sul caso Mbappé: "Bel tentativo (ride, ndr). Sapete che non parlo di nessun giocatore che non indossi la maglia del PSG".
Se la Ligue 1 possa aiutarlo a prepararsi per la Champions: "Senza alcun dubbio. Cosa ti fa pensare che la Ligue 1 non abbia livello? Guarda dove sono il Monaco, il Brest e il Lille in Champions. Come da un po' di tempo a questa parte, per A, per B e per C, tutto è negativo, ma io cerco di vederlo dal punto di vista positivo. E domani contro il Nantes sarà importante osservare i comportamenti per la Champions".
Gli errori dei giocatori: "Potrei farlo (commentarli, ndr), ma romperei il patto con i giocatori. I panni sporchi si lavano nello spogliatoio. Sono abbastanza permissivo, ma l'obiettivo per cui lavoro è molto chiaro. Non c'è spazio per la negoziazione. Dovranno aspettare per vedere le mie decisioni". Sui risultati in Champions: "Sono sempre fiducioso. La qualificazione in Champions è totalmente immeritata. Meritiamo di avere, almeno, nove punti. Ma non mi nascondo dietro a questo. Dobbiamo migliorare l'efficacia. Non sono negativo in nessun caso. Quello che ho visto a Monaco mi è piaciuto. Ripeto, tutte le cose da migliorare ci sono, ma in nessun caso sono pessimista. Sono molto ottimista".
Se la Champions possa influire sulla morale dello spogliatoio: "Quello che ha impatto, non io, perché non leggo la stampa. È evidente che tutto quello che si dice intorno influisce sulla squadra e sui giocatori. Perché siamo esseri umani e ci tocca. È una situazione simile a quella dell'anno scorso. Credo che stiamo rendendo meglio rispetto alla scorsa stagione, in cui siamo stati una delle quattro migliori squadre d'Europa. Quest'anno nessuno può dire che non siamo in quella selezione di squadre".
Cosa può portare Gonçalo Ramos: "Sono situazioni diverse nel gioco, dipende anche dall'avversario. Né giocare con un falso 9 è la soluzione né con un 9 è la soluzione, dipende anche dalla forma del giocatore. Continuerò a giocare con un 9 o con un falso 9". La possibilità di adattarsi all'avversario: "No, no. Non mi adatto all'avversario. Adattarmi all'avversario, al Bayern? Li abbiamo pressati come al solito. Non ho visto nessuna squadra che li abbia disturbati tanto come noi. Voi, chiaramente, analizzate in base al risultato, il che è comprensibile. Ripeto, mi è piaciuta molto la partita. Siamo andati a Monaco per vincere, anche se l'avversario è stato più efficace".
Tornando alla sconfitta contro il Bayern: "Ripeto. Li abbiamo pressati, hanno perso molti palloni... È evidente che avremmo potuto migliorare alcune fasi di gioco. Sono soddisfatto di ciò che ho visto. Ogni sconfitta, ogni partita, dà molte informazioni all'allenatore". Quanto alla sua responsabilità nel progetto: "Io mi prendo la responsabilità delle sconfitte. Le vittorie sono dei giocatori, lo dico dall'inizio della stagione. La parte difficile è quella che fanno i giocatori. La vittoria appartiene a loro. Lo sappiamo e funziona così. Rendo responsabili i giocatori in privato, non in pubblico. Molte decisioni che prendo, che nessuno capisce, le prendo in base a quello che vedo da un giocatore durante gli allenamenti, nelle partite...".