Oscar, i 33 anni di chi non rimarrà in Cina. Il salary cap lo farà partire nel 2025

Ieri Oscar, formidabile centrocampista offensivo brasiliano, ha compiuto 33 anni. Sette dei quali vissuti in Cina, dopo che lo Shanghai SIPG aveva offerto circa 65 milioni di euro al Chelsea, una cifra irrinunciabile pure per il colosso londinese. Perché se è vero che la Premier sta crescendo sempre di più come potenza, quando arrivano certe proposte è anche difficile rifiutare. Così Oscar ha poi trovato un accordo con il club, per uno stipendio ai limiti della fantascienza per quanto riguarda un calciatore, soprattutto brasiliano.

Erano altri tempi, ma Oscar aveva firmato un quadriennale da 25 milioni a stagione. Il conto è presto fatto: 100 milioni e jackpot, praticamente per quadruplicare quanto già guadagnava in Europa. Ovviamente non era un progetto calcistico: "La Cina ha una forza finanziaria incredibile e alle volte fanno offerte che i giocatori semplicemente non possono rifiutare". Oscar aveva addotto la motivazione che la scelta fosse fatta principalmente per la famiglia, ricevendo anche apprezzamenti rispetto a chi, di solito, puntava su una questione di progetto per nascondere la propria avidità. Nel dicembre del 2019 aveva firmato fino al 2024.

Oscar se ne andrà a gennaio 2025, essendo svincolato. Dove non è dato sapere. Però sul guadagno fatto, dopo sette anni, è semplice: quasi 200 milioni di euro. Ora però c'è un salary cap da 3 milioni di euro che non permette voli pindarici. A 33 anni è pronto per un rientro, o in Sudamerica oppure in Europa. Sarà divertente rivederlo, anche se sarebbe stato bello goderselo post Chelsea.