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Chelsea, Enzo Fernandez: "Primi 18 mesi molto difficili. Maresca si è davvero fidato di me"

Chelsea, Enzo Fernandez: "Primi 18 mesi molto difficili. Maresca si è davvero fidato di me"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Titone/BernabeuDigital.com
ieri alle 14:26Calcio estero
di Alessio Del Lungo

Enzo Fernandez, centrocampista del Chelsea, è tornato a parlare ai microfoni di ESPN in una situazione molto più semplice rispetto a quella della scorsa stagione, quando i Blues faticavano parecchio a trovare continuità: "Quando sono arrivato è stato molto difficile, ma lo è stato in generale il mio primo anno e mezzo qui: cambi di allenatore, la società non andava bene, infortuni personali. Sono riuscito a superarli e abbiamo fatto delle cose ottime".

Essere stato pagato più di chiunque altro nella storia del Chelsea è stato un peso?
"Non mi ha toccato, ho cercato di prenderlo con responsabilità, con divertimento, senza pressioni. Non ero soddisfatto di quello che avevo mostrato, poi mi sono infortunato, sono successe tante cose negative, ho provato ad andare avanti, ma oggi mi sento molto bene, così come la squadra e speriamo di continuare su questa strada".

È il suo momento migliore?
"A livello personale mi sono trovato molto bene, la squadra ha dimostrato un carattere molto forte, lavorando sempre e con umiltà, così si possono ottenere grandi cose. Non ho cambiato nulla, ho seguito sempre la stessa linea, ho continuato ad allenarmi, cercando di essere disponibile quando toccava a me. Stavo imparando la posizione in cui dovevo giocare, col tempo ho imparato a capire l'idea dell’allenatore, ma c'è ancora molta strada da fare".

Che cosa ha influito il suo rendimento negativo in passato?
"Non mi sentivo molto bene fisicamente, non ho fatto un buon pre-campionato a causa della Copa America, ho fatto poche vacanze... Era un insieme di cose".

Che cosa ha portato Maresca?
"Mi ha spiegato cosa voleva e io ho cominciato ad avere l'idea, leggendo le partite. Si è davvero fidato di me".

Cosa lo rende più felice?
"Lo sono sempre quando la squadra gioca bene e vince, è la cosa che mi rende più felice. Ovviamente mi piace fare gol e assist, ma preferisco che la squadra faccia bene e quello che chiede l'allenatore".

Come vivete la lotta al titolo lei e il suo amico Mac Allister?
"Non tocchiamo mai l'argomento, ogni volta che parliamo è per vedere come stanno tutti. Quando siamo rivali in campo non c'è rispetto, non c'è niente".

Che cosa si aspetta per il Mondiale per Club?
"Volevo affrontare il River. Volevo vedere i miei compagni, spero di poterli incrociare agli ottavi e abbracciarli tutti loro. Quei momenti ci mancano moltissimo. Sarebbero sensazioni contrastanti, è un grande torneo, spero che entrambi si possa far bene. Prenderemo la competizione con molta responsabilità, richiede molto e non vedo l'ora di giocarla".

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