
Caprile: "Napoli, il ruolo di secondo non fa per me. Futuro? Penso prima a salvare il Cagliari"
Elia Caprile, portiere di proprietà del Napoli, attualmente in prestito al Cagliari dov'è diventato grande protagonista, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport: "La scelta di andare al Napoli? Mio padre è napoletano, sono molto legato alla città. Volevo mettermi in gioco. Le cose, però, non sono andate come avrei voluto"
Ho accolto questa chiamata con entusiasmo. Ho deciso di accettare la sfida e ne ho parlato subito con Conte. Volevo essere protagonista, il ruolo di secondo non fa per me. A Cagliari con il ruolo di salvatore della patria? Niente affatto, ricopro un ruolo da solitario in un collettivo. Il portiere determina, nel bene e nel male, perché è l’ultimo baluardo, ma fa parte di una squadra. Il Cagliari si salverà per merito di tutti, squadra, staff , dirigenti e tifosi, non per un singolo. Da solo, sono nessuno.
Sono stato accolto benissimo, tra l’altro conoscevo già il mister, il preparatore Squizzi che avevo avuto al Chievo, Luperto e Marin con i quali avevo giocato a Empoli, e Gaetano, mio compagno al Napoli. Insomma, è venuto tutto facile. Se penso al futuro in rossoblù o altrove? Al momento no. Intanto, conquistiamo la salvezza, poi le società si parleranno".
Ho accolto questa chiamata con entusiasmo. Ho deciso di accettare la sfida e ne ho parlato subito con Conte. Volevo essere protagonista, il ruolo di secondo non fa per me. A Cagliari con il ruolo di salvatore della patria? Niente affatto, ricopro un ruolo da solitario in un collettivo. Il portiere determina, nel bene e nel male, perché è l’ultimo baluardo, ma fa parte di una squadra. Il Cagliari si salverà per merito di tutti, squadra, staff , dirigenti e tifosi, non per un singolo. Da solo, sono nessuno.
Sono stato accolto benissimo, tra l’altro conoscevo già il mister, il preparatore Squizzi che avevo avuto al Chievo, Luperto e Marin con i quali avevo giocato a Empoli, e Gaetano, mio compagno al Napoli. Insomma, è venuto tutto facile. Se penso al futuro in rossoblù o altrove? Al momento no. Intanto, conquistiamo la salvezza, poi le società si parleranno".
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