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Bologna, Italiano: "Cagliari temibilissimo, dovremo far valere l'atteggiamento"
13.45 - Tra pochi minuti Vincenzo Italiano presenterà in conferenza stampa la sfida di domani del suo Bologna, al Dall'Ara alle 15 contro il Cagliari di Davide Nicola. Segui qui su TUTTOmercatoWEB.com la diretta testuale della conferenza stampa del tecnico dei rossoblù.
14.00 - Inizia la conferenza stampa di Vincenzo Italiano.
Cosa dovrà fare il Bologna per non soffrire in un momento così bello della squadra? Per non soffrire con le presunte "piccole", le squadre che si coprono di più
"È un dato di fatto che nelle ultime partite contro squadre che lottano per obiettivi diversi dal nostro abbiamo faticato. Dobbiamo far valere l'atteggiamento, tirare fuori quelle qualità che davanti al nostro pubblico possono fare la differenza. Siamo diversi quando andiamo lontani dal nostro stadio o quando siamo in casa, ma domani siamo davanti al nostro pubblico. Rispetto a quello che abbiamo fatto vedere contro Empoli, Lecce e Parma dobbiamo avere più intraprendenza e qualità, rischiare l'uno contro uno, che può essere determinante. Non dovremo concedere situazioni di pericolo, senza spegnerci. Dobbiamo continuare su questo trend mettendoci qualcosa in più davanti".
Torna Orsolini?
"Sta bene, penso di si. È stato sacrificato giovedì anche per caratteristiche dell'avversario. Sarà utile ritrovarlo con la sua concretezza, quindi credo proprio di si".
Dallinga è a posto?
"Non c'è nulla da nascondere, ha un fastidio nella zona del pube da un po' ma sono cose normali, gestioni normali. Lui e Odgaard giovedì ci hanno aiutato molto. Quello di Dallinga un problemino che tra alti e bassi si porterà da qui fino alla fine, ma non lo prendo in considerazione. Per domani vediamo, in tanti hanno avuto un dispendio di energie incredibile. Vediamo domani".
Castro e Odgaard come stanno?
"È stata una forzatura su Odgaard farlo entrare contro il Milan, aveva fatto tre allenamenti, c'è stata la necessità di buttarlo dentro. Le gestioni non sono mai tutte uguali, con alcuni giocatori aspetti con altre forzi la mano, Odgaard è uno di quelli. Ho visto bene Fabbian, gli abbiamo tolto i 20/25' finali che lo possono aiutare per domani. Vediamo domani mattina il da farsi, ho un po' di dubbi".
All'andata è stata una gara "decollo" per voi, quanto siete cambiati voi e quanto è cambiato il Cagliari?
"L'abbiamo rivista, 70 minuti buoni all'andata sapendo concretizzare due palle gol, abbiamo saputo portarla a casa. Sono passati tanti mesi, siamo diversi noi ed è diverso il Cagliari. Quella vittoria ci ha dato più consapevolezza e autostima. Quando giochiamo in casa noi abbiamo uno spirito che se manteniamo anche lontano dal Dall'Ara possiamo veramente dire la nostra. Giochiamo contro un avversario temibilissimo, il Cagliari ha fatto 0-0 a Bergamo disputando una grande partita, ha capacità di farti male in ripartenza e su palla inattiva".
Come con il Torino... domani una gara da seconde palle in mezzo? Quanto conteranno le qualità individuali?
"Non ci eravamo fatti trovare impreparati, la squadra ha risposto presente anche con la linea difensiva in quelle partite, dovremo essere bravi in attacco con i giocatori di qualità e con quello spunto, ci devono dare una mano. Dobbiamo sfruttare le palle da fermo perché possono fare la differenza".
Rispetto all'estate, si aspettava di poter arrivare fin qui, al livello che avete raggiunto oggi?
"Siamo stati in difficoltà all'inizio, non vedevo l'ora di conoscere la squadra, giocatori che arrivavano in ritardo e quindi qualche problema l'abbiamo avuto. Ero convinto che se fossimo riusciti a scollinare sarebbe arrivato un periodo bello, il periodo ora sta continuando e non dobbiamo perdere gli obiettivi che abbiamo raggiunto, quello di essere una squadra con tanti pregi e qualche piccolo difetto. La qualità c'era, l'abbiamo alimentata, ci permette di essere lì con le più forti, abbiamo anche raggiunto una semifinale di Coppa Italia alla quale ci penseremo più avanti. Possiamo ritagliarci belle soddisfazioni, sarebbe un peccato staccare la spina, sono convinto che manterremo il focus".
Siete specializzati in rimonte
"È un dato bellissimo, fa capire che ci siamo. Questo anche per chi entra che può essere determinante, anche così rimani a galla e porti a casa partite chiuse e difficili".
Il pallone che calcia in curva a fine gara...
"E un rito scaramantico, me lo dice sempre anche Lollo De Silvestri. Questo anche per il pubblico, che è il 12esimo, mi auguro anche domani di avere uno stadio pieno, perché ci dà una grande forza, è un bello scenario per me e per i ragazzi. Calcio la palla in curva perché è un rito, non vedo perché non concludere sempre con questo finale. Quello che abbiamo fatto insieme nel creare questo spirito dobbiamo cercare di tenercelo stretto, sudare la maglia. È importante questo 12esimo uomo per noi, anche domani mi auguro di sfruttare questa spinta".
De Silvestri attento su Leao nel non farsi espellere
"È stato fondamentale, bravo Lollo nel non commettere fallo ad un minuto dalla fine del primo tempo. Non dovevamo subire gol e andare in parità all'intervallo ma comunque Lollo è stato bravissimo, l'esperienza serve a quello. Rimanere in inferiorità numerica cambia tantissimo, in questo calcio è fondamentale. I vantaggi con un uomo in più sono enormi".
Che risorsa è Cambiaghi in questo momento?
"Cambiaghi in quei sei mesi che non c'è stato per noi è stata un'assenza pesante, sappiamo quello che può darci Nicolò, dall'inizio o quando subentra. Il suo spunto, la sua velocità, l'uno contro uno, è generoso e lavora bene assistendo i compagni. Deve migliorare anche lui dal punto di vista realizzativo, per tutto quello
che si riesce a creare a produrre deve iniziare ma secondo me ci arriverà perchè è un ragazzo intelligente. L'assenza sua in quei sei mesi è stata pesante. Noi insieme al direttore avevamo deciso di portarlo qua per queste sue caratteristiche, averlo perso ci è dispiaciuto ma adesso sta crescendo. A Parma ha fatto bene, con il Milan è entrato dopo che Dominguez ha fatto una gara strepitosa. Esce uno di qualità entra il compagno nella stessa identica maniera... ed è lì che puoi accelerare e iniziare a vincere le partite. Bravissimo, dobbiamo essere questi sempre".
Dominguez ha l'uno contro uno, con il Milan come lo ha visto? Meglio anche dalle parti di Maignan?
"Lo dico sempre a loro, sono attaccanti a tutti gli effetti, devono saper lavorare e sentire la porta, aver voglia di far gol. Benji ha avuto 3/4 palloni e ha puntato l'avversario dentro l'area di rigore, poteva fare gol ma comunque l'ho visto più presente. I palloni arrivano, su quello dobbiamo battere, poi a livello individuale crescere... come quello che sta facendo Ndoye, che è già a 6 gol, Orso è a 7. Possiamo migliorare sotto questa caratteristica della casella gol con gli esterni".
Dominguez può fare il trequartista?
"A Parma nell'assalto finale lo abbiamo provato lì. Possiamo lavorarci, lui sull'esterno però è a suo agio, ma in futuro potrebbe essere un'idea anche a partita in corso".
Qual'è la difficoltà maggiore della trasferta?
"Più che l'atteggiamento degli avversari penso che la squadra dovrebbe avere sempre la stessa mentalità in casa e in trasferta, serve personalità e carattere. Normale che gli avversari usufruiscono del fattore casa. Se vogliamo raggiungere certi traguardi dobbiamo avere la stessa mentalità anche fuori. Lì dobbiamo battere e lo stiamo facendo. Quelle vittorie a Roma e Torino ci hanno dato spinta e convinzione diversa, forse gli stop di Empoli e Lecce ci hanno tolto qualche certezza fuori casa ma mancano due mesi e dobbiamo far valere una certa crescita sotto tutti i punti di vista".
14.27 - Fine conferenza.
14.00 - Inizia la conferenza stampa di Vincenzo Italiano.
Cosa dovrà fare il Bologna per non soffrire in un momento così bello della squadra? Per non soffrire con le presunte "piccole", le squadre che si coprono di più
"È un dato di fatto che nelle ultime partite contro squadre che lottano per obiettivi diversi dal nostro abbiamo faticato. Dobbiamo far valere l'atteggiamento, tirare fuori quelle qualità che davanti al nostro pubblico possono fare la differenza. Siamo diversi quando andiamo lontani dal nostro stadio o quando siamo in casa, ma domani siamo davanti al nostro pubblico. Rispetto a quello che abbiamo fatto vedere contro Empoli, Lecce e Parma dobbiamo avere più intraprendenza e qualità, rischiare l'uno contro uno, che può essere determinante. Non dovremo concedere situazioni di pericolo, senza spegnerci. Dobbiamo continuare su questo trend mettendoci qualcosa in più davanti".
Torna Orsolini?
"Sta bene, penso di si. È stato sacrificato giovedì anche per caratteristiche dell'avversario. Sarà utile ritrovarlo con la sua concretezza, quindi credo proprio di si".
Dallinga è a posto?
"Non c'è nulla da nascondere, ha un fastidio nella zona del pube da un po' ma sono cose normali, gestioni normali. Lui e Odgaard giovedì ci hanno aiutato molto. Quello di Dallinga un problemino che tra alti e bassi si porterà da qui fino alla fine, ma non lo prendo in considerazione. Per domani vediamo, in tanti hanno avuto un dispendio di energie incredibile. Vediamo domani".
Castro e Odgaard come stanno?
"È stata una forzatura su Odgaard farlo entrare contro il Milan, aveva fatto tre allenamenti, c'è stata la necessità di buttarlo dentro. Le gestioni non sono mai tutte uguali, con alcuni giocatori aspetti con altre forzi la mano, Odgaard è uno di quelli. Ho visto bene Fabbian, gli abbiamo tolto i 20/25' finali che lo possono aiutare per domani. Vediamo domani mattina il da farsi, ho un po' di dubbi".
All'andata è stata una gara "decollo" per voi, quanto siete cambiati voi e quanto è cambiato il Cagliari?
"L'abbiamo rivista, 70 minuti buoni all'andata sapendo concretizzare due palle gol, abbiamo saputo portarla a casa. Sono passati tanti mesi, siamo diversi noi ed è diverso il Cagliari. Quella vittoria ci ha dato più consapevolezza e autostima. Quando giochiamo in casa noi abbiamo uno spirito che se manteniamo anche lontano dal Dall'Ara possiamo veramente dire la nostra. Giochiamo contro un avversario temibilissimo, il Cagliari ha fatto 0-0 a Bergamo disputando una grande partita, ha capacità di farti male in ripartenza e su palla inattiva".
Come con il Torino... domani una gara da seconde palle in mezzo? Quanto conteranno le qualità individuali?
"Non ci eravamo fatti trovare impreparati, la squadra ha risposto presente anche con la linea difensiva in quelle partite, dovremo essere bravi in attacco con i giocatori di qualità e con quello spunto, ci devono dare una mano. Dobbiamo sfruttare le palle da fermo perché possono fare la differenza".
Rispetto all'estate, si aspettava di poter arrivare fin qui, al livello che avete raggiunto oggi?
"Siamo stati in difficoltà all'inizio, non vedevo l'ora di conoscere la squadra, giocatori che arrivavano in ritardo e quindi qualche problema l'abbiamo avuto. Ero convinto che se fossimo riusciti a scollinare sarebbe arrivato un periodo bello, il periodo ora sta continuando e non dobbiamo perdere gli obiettivi che abbiamo raggiunto, quello di essere una squadra con tanti pregi e qualche piccolo difetto. La qualità c'era, l'abbiamo alimentata, ci permette di essere lì con le più forti, abbiamo anche raggiunto una semifinale di Coppa Italia alla quale ci penseremo più avanti. Possiamo ritagliarci belle soddisfazioni, sarebbe un peccato staccare la spina, sono convinto che manterremo il focus".
Siete specializzati in rimonte
"È un dato bellissimo, fa capire che ci siamo. Questo anche per chi entra che può essere determinante, anche così rimani a galla e porti a casa partite chiuse e difficili".
Il pallone che calcia in curva a fine gara...
"E un rito scaramantico, me lo dice sempre anche Lollo De Silvestri. Questo anche per il pubblico, che è il 12esimo, mi auguro anche domani di avere uno stadio pieno, perché ci dà una grande forza, è un bello scenario per me e per i ragazzi. Calcio la palla in curva perché è un rito, non vedo perché non concludere sempre con questo finale. Quello che abbiamo fatto insieme nel creare questo spirito dobbiamo cercare di tenercelo stretto, sudare la maglia. È importante questo 12esimo uomo per noi, anche domani mi auguro di sfruttare questa spinta".
De Silvestri attento su Leao nel non farsi espellere
"È stato fondamentale, bravo Lollo nel non commettere fallo ad un minuto dalla fine del primo tempo. Non dovevamo subire gol e andare in parità all'intervallo ma comunque Lollo è stato bravissimo, l'esperienza serve a quello. Rimanere in inferiorità numerica cambia tantissimo, in questo calcio è fondamentale. I vantaggi con un uomo in più sono enormi".
Che risorsa è Cambiaghi in questo momento?
"Cambiaghi in quei sei mesi che non c'è stato per noi è stata un'assenza pesante, sappiamo quello che può darci Nicolò, dall'inizio o quando subentra. Il suo spunto, la sua velocità, l'uno contro uno, è generoso e lavora bene assistendo i compagni. Deve migliorare anche lui dal punto di vista realizzativo, per tutto quello
che si riesce a creare a produrre deve iniziare ma secondo me ci arriverà perchè è un ragazzo intelligente. L'assenza sua in quei sei mesi è stata pesante. Noi insieme al direttore avevamo deciso di portarlo qua per queste sue caratteristiche, averlo perso ci è dispiaciuto ma adesso sta crescendo. A Parma ha fatto bene, con il Milan è entrato dopo che Dominguez ha fatto una gara strepitosa. Esce uno di qualità entra il compagno nella stessa identica maniera... ed è lì che puoi accelerare e iniziare a vincere le partite. Bravissimo, dobbiamo essere questi sempre".
Dominguez ha l'uno contro uno, con il Milan come lo ha visto? Meglio anche dalle parti di Maignan?
"Lo dico sempre a loro, sono attaccanti a tutti gli effetti, devono saper lavorare e sentire la porta, aver voglia di far gol. Benji ha avuto 3/4 palloni e ha puntato l'avversario dentro l'area di rigore, poteva fare gol ma comunque l'ho visto più presente. I palloni arrivano, su quello dobbiamo battere, poi a livello individuale crescere... come quello che sta facendo Ndoye, che è già a 6 gol, Orso è a 7. Possiamo migliorare sotto questa caratteristica della casella gol con gli esterni".
Dominguez può fare il trequartista?
"A Parma nell'assalto finale lo abbiamo provato lì. Possiamo lavorarci, lui sull'esterno però è a suo agio, ma in futuro potrebbe essere un'idea anche a partita in corso".
Qual'è la difficoltà maggiore della trasferta?
"Più che l'atteggiamento degli avversari penso che la squadra dovrebbe avere sempre la stessa mentalità in casa e in trasferta, serve personalità e carattere. Normale che gli avversari usufruiscono del fattore casa. Se vogliamo raggiungere certi traguardi dobbiamo avere la stessa mentalità anche fuori. Lì dobbiamo battere e lo stiamo facendo. Quelle vittorie a Roma e Torino ci hanno dato spinta e convinzione diversa, forse gli stop di Empoli e Lecce ci hanno tolto qualche certezza fuori casa ma mancano due mesi e dobbiamo far valere una certa crescita sotto tutti i punti di vista".
14.27 - Fine conferenza.
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