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Spezia, Melissano: "Lapadula convinto coi video della curva. Bertola? C'è il rischio di perderlo"
“L’obiettivo principale era non toccare questa squadra perché quando parti in un modo voglio finire così, se cambi è perché qualcosa non ha funzionato, ma noi non abbiamo avuto nessuna problematica, nessuno ci ha chiesto di andare via. Ero convinto che tutti i ragazzi volessero rimanere, non sono voluti andare via quando tutti ci davano per morti, figurarsi ora”. Il direttore sportivo Stefano Melissano parla così nel corso della presentazione del neo acquisto Gianluca Lapadula come si legge su Cittadellaspezia.com: “Secondo me siamo giusti così e a Carrara ne abbiamo avuto la dimostrazione. Vignali può fare la mezzala, in più ci sono Benvenuto e Giorgieschi in cui credo tanto, hanno diritto ad avere un’opportunità, come è successo con altri in passato. Abbiamo sostituito Sarr, poi c’è stata l’occasione di Lapadula con l’infortunio di Soleri e l’abbiamo colta”.
Spazio poi proprio all’italo-peruviano: “L’idea è nata nei primi di gennaio per il rapporto che ho con lui, gli avevo buttato lì l’idea, gli ho girato dei video della curva e gli ho detto di venire per far esplodere il Picco. E lui ha risposto ‘ci sono’. Ha avuto offerte molto importanti fino alla mattina che eravamo qui, due squadre di Serie A. Non vedeva l’ora di giocare con il Cittadella, poi nella notte è successo di tutto ma ci tengo a dire che lui ha voluto lo Spezia. Ha visto la città, la tifoseria, è un ‘caldo’ come me. Lo ringrazio perché ha fatto uno sforzo, così come il Cagliari che ringrazio nelle figure del presidente Giulini e del direttore Bonato”,
Melissano si sofferma poi su un ‘caso di mercato’ come quello legato a Nicolò Bertola, difensore in scadenza di contratto che da oggi può firmare con un altro club liberamente: “Non c’è mai stato un vero interessamento, solo qualche pour parler. Non sappiamo che succederà in questi giorni, ma non sarà un problema perché la nostra tutela era il progetto tecnico. Bertola sarebbe comunque rimasto qui anche se qualcuno lo avesse comprato, togliere un giocatore da questo gruppo non era facile. Con il ragazzo ci sono ancora discorsi in atto, il rischio di perderlo c’è ma per noi è più importante il progetto tecnico. - prosegue il ds ligure – Questo percorso parte da gennaio scorso, poi rivisto con il mister in estate, la condivisione delle idee è la nostra forza, così come il non nascondersi dietro gli errori fatti. È molto semplice lavorare così, metti il focus delle energie su quello che pensi che possa darti qualcosa in più. Abbiamo preso prima gli uomini che i calciatori, nel nostro gruppo ci vogliono valori e nessuno deve inficiare nell’equilibrio”.
Spazio poi proprio all’italo-peruviano: “L’idea è nata nei primi di gennaio per il rapporto che ho con lui, gli avevo buttato lì l’idea, gli ho girato dei video della curva e gli ho detto di venire per far esplodere il Picco. E lui ha risposto ‘ci sono’. Ha avuto offerte molto importanti fino alla mattina che eravamo qui, due squadre di Serie A. Non vedeva l’ora di giocare con il Cittadella, poi nella notte è successo di tutto ma ci tengo a dire che lui ha voluto lo Spezia. Ha visto la città, la tifoseria, è un ‘caldo’ come me. Lo ringrazio perché ha fatto uno sforzo, così come il Cagliari che ringrazio nelle figure del presidente Giulini e del direttore Bonato”,
Melissano si sofferma poi su un ‘caso di mercato’ come quello legato a Nicolò Bertola, difensore in scadenza di contratto che da oggi può firmare con un altro club liberamente: “Non c’è mai stato un vero interessamento, solo qualche pour parler. Non sappiamo che succederà in questi giorni, ma non sarà un problema perché la nostra tutela era il progetto tecnico. Bertola sarebbe comunque rimasto qui anche se qualcuno lo avesse comprato, togliere un giocatore da questo gruppo non era facile. Con il ragazzo ci sono ancora discorsi in atto, il rischio di perderlo c’è ma per noi è più importante il progetto tecnico. - prosegue il ds ligure – Questo percorso parte da gennaio scorso, poi rivisto con il mister in estate, la condivisione delle idee è la nostra forza, così come il non nascondersi dietro gli errori fatti. È molto semplice lavorare così, metti il focus delle energie su quello che pensi che possa darti qualcosa in più. Abbiamo preso prima gli uomini che i calciatori, nel nostro gruppo ci vogliono valori e nessuno deve inficiare nell’equilibrio”.
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