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Cagliari, Ranieri: "Se fossi stato l’allenatore di Riva gli avrei detto 'gioca dove preferisci'"
Nel corso della sua partecipazione a "Sa Festa", nel corso della "Gigi Riva Football Week" presso il Teatro Lirico di Cagliari, Claudio Ranieri ha rivelato un aneddoto riguardante il suo esordio da calciatore in Serie A. Le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Esiste un circolo della mia vita che mi riporta sempre a Cagliari. Nel 1974 giocavo nella Pro Martino della Roma. Mi feci male e dovetti star fermo tre mesi. Rientrai per l'ultima di campionato e chi mi fece esordire in A? Manlio Scopigno, diventato allenatore della Roma".
Al pubblico ha detto: "Grazie per tutto quello che mi avete dato. La telefonata di Riva? C’era il figlio che mi scriveva, ero indeciso se accettare o meno. La prima volta non sapevo se accettare o meno e andò bene. Da qui iniziò la mia carriera. Anche quando ho vinto in Inghilterra e nei momenti difficili nei miei pensieri c’era sempre Cagliari, era uno stimolo continuo. Quando lessi un trafiletto di un’intervista a Gigi che diceva: “Claudio è uno di noi”. Quello mi ha fatto riflettere, sono tornato e non sono pentito".
Prosegue Ranieri: “Se fossi stato l’allenatore di Riva gli avrei detto, gioca dove preferisci giocare poi arrangiamo gli altri dieci (ride ndr)”.
Al pubblico ha detto: "Grazie per tutto quello che mi avete dato. La telefonata di Riva? C’era il figlio che mi scriveva, ero indeciso se accettare o meno. La prima volta non sapevo se accettare o meno e andò bene. Da qui iniziò la mia carriera. Anche quando ho vinto in Inghilterra e nei momenti difficili nei miei pensieri c’era sempre Cagliari, era uno stimolo continuo. Quando lessi un trafiletto di un’intervista a Gigi che diceva: “Claudio è uno di noi”. Quello mi ha fatto riflettere, sono tornato e non sono pentito".
Prosegue Ranieri: “Se fossi stato l’allenatore di Riva gli avrei detto, gioca dove preferisci giocare poi arrangiamo gli altri dieci (ride ndr)”.
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