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Cagliari, Gaetano: "Adoro Fagioli, Juan Jesus mio fratello a Napoli. Un cantante? Clementino"
Gianluca Gaetano, centrocampista del Cagliari, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport in cui si è soffermato su vari temi, tra cui il suo ruolo preferito: "A centrocampo, mezzala. Nasco trequartista. Ho bisogno di toccare la palla e stare nel gioco. Devo dire grazie a Nereo Bonato. Il direttore. Mi ha voluto a Cremona in B dove c’è stata la mia esplosione. Mi ha portato a Cagliari in A. Due volte. Quest’estate l’attesa non è stata bella, non ero in condizione, un fastidio al piede. Ho passato mesi mentalmente difficili. Volevo giocare di più. Ora sto al 100%. E devo ringraziare anche Giulini, un presidente presente".
Che tipo era Ranieri?
"Straordinario. È il calcio. E ti dà la tranquillità per giocare. Ti faceva capire l’amore per i tifosi, la maglia, il Cagliari. E tutto questo lo portavi in campo".
Ora c‘è Nicola.
"È forte, ha aggressività e soprattutto coraggio. Se non lo hai non vai…".
La vostra svolta è stata la difesa a 4 o il ritiro post Empoli?
"Ci è servito il ritiro. Siamo stati insieme lavorando bene".
Ha un amico nel Cagliari?
"Deiola. Usciamo insieme, le bimbe nella stessa scuola".
E nel calcio?
"Sì, l’amicizia può esistere, dico Bonaiuto, e Juan Jesus, il fratellone di tutti a Napoli".
Un calciatore che adora.
"Fagioli. A Lipsia ha giocato da 10".
Un cantante napoletano?
"Troppo facile: Clementino. Un amico. Mio nonno abita sopra di lui. E la sua “Quando sono lontano” la ascoltavo a Cremona dove inseguivo un sogno. Ma le parole di Pino Daniele sono storia".
Che tipo era Ranieri?
"Straordinario. È il calcio. E ti dà la tranquillità per giocare. Ti faceva capire l’amore per i tifosi, la maglia, il Cagliari. E tutto questo lo portavi in campo".
Ora c‘è Nicola.
"È forte, ha aggressività e soprattutto coraggio. Se non lo hai non vai…".
La vostra svolta è stata la difesa a 4 o il ritiro post Empoli?
"Ci è servito il ritiro. Siamo stati insieme lavorando bene".
Ha un amico nel Cagliari?
"Deiola. Usciamo insieme, le bimbe nella stessa scuola".
E nel calcio?
"Sì, l’amicizia può esistere, dico Bonaiuto, e Juan Jesus, il fratellone di tutti a Napoli".
Un calciatore che adora.
"Fagioli. A Lipsia ha giocato da 10".
Un cantante napoletano?
"Troppo facile: Clementino. Un amico. Mio nonno abita sopra di lui. E la sua “Quando sono lontano” la ascoltavo a Cremona dove inseguivo un sogno. Ma le parole di Pino Daniele sono storia".
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