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ESCLUSIVA TC - VITTORIO PUSCEDDU: "Il punto debole del Cagliari è la difesa: commettiamo errori grossolani, a livello di reparto. Marcatura a zona o a uomo? Non è quello il punto: oggi tutti marcano a zona. Ma con la Viola sarà una gara aperta"TUTTO mercato WEB
ieri alle 12:51Primo piano
di Matteo Bordiga
per Tuttocagliari.net

ESCLUSIVA TC - VITTORIO PUSCEDDU: "Il punto debole del Cagliari è la difesa: commettiamo errori grossolani, a livello di reparto. Marcatura a zona o a uomo? Non è quello il punto: oggi tutti marcano a zona. Ma con la Viola sarà una gara aperta"

Vittorio Pusceddu, ex terzino sinistro dal mancino chirurgico e micidiale, ai microfoni di Tuttocagliari.net presenta la sfida di Pasquetta tra Cagliari e Fiorentina, lui che ha militato sia in rossoblù che – seppur per un periodo di tempo più limitato – tra le fila della Viola.

Vittorio, partiamo dalla Fiorentina. Quali sono, a suo parere, i principali punti di forza della formazione di Palladino?

“Anche se i toscani, rispetto allo scorso campionato, hanno cambiato allenatore, tanti calciatori e modulo di gioco stanno disputando una stagione fantastica. Kean sta facendo molto bene e Gudmundsson, per quel che mi riguarda, è un signor giocatore. I punti di forza dei gigliati credo che siano la velocità, le rapide verticalizzazioni e il contropiede: Moise Kean è un fulmine, fa reparto da solo e quest’anno vede la porta come non mai. Diciamo che sta vivendo l’annata della sua consacrazione. Per contro, purtroppo il reparto difensivo è il tallone d’Achille del Cagliari. Prendiamo troppi gol, commettiamo errori e ingenuità evidenti. E non è un problema di adesso, ma un ‘male’ che i rossoblù si trascinano da diverse stagioni.”

Secondo lei si tratta di un problema di interpreti o di impostazione difensiva, ad esempio di marcatura a zona o a uomo?

“Ormai a uomo non marca più nessuno: marcano tutti a zona. Probabilmente i meccanismi del nostro reparto difensivo non sono proprio oliatissimi… Ad esempio nei due gol incassati nei primi minuti contro l’Inter credo che gli errori del pacchetto arretrato siano, ahinoi, ben visibili. In particolare nel secondo gol, quello di Lautaro, i nostri erano completamente fuori posizione e si sono fatti bucare centralmente. Così è troppo facile segnare per qualsiasi attaccante. Per cui non si tratta di un problema di un singolo giocatore: è tutto il reparto che, in alcune circostanze, proprio non funziona come dovrebbe.”

Posto che è presto per azzardare bilanci, perché il campionato non è ancora finito, e stanti i risultati fin qui ottenuti dal Cagliari, lei ritiene che i tifosi possano – o debbano – ritenersi soddisfatti della stagione vissuta da Mina e compagni? O c’erano forse i presupposti per ottenere qualche punto in più e per proporre, specie in determinate partite, un calcio più brillante e convincente?

“Mah, io credo che questa sia la dimensione – e dunque che questo sia il valore – della nostra squadra. Il Cagliari sta facendo un campionato in linea con le sue potenzialità. Certo che se lunedì – come tutti ci auguriamo – dovesse battere la Fiorentina, allora compirà un balzo forse decisivo in ottica salvezza. Con la Viola sarà una gara giocata ad armi pari, perché entrambe le compagini sono spinte da grandi motivazioni: i rossoblù si giocano la salvezza, mentre i gigliati sono in piena corsa per un posto in Europa. Per cui sono sicuro che verrà fuori una bella partita, intensa ed emozionante.”