
CAPRILE al Corsport: "Futuro? Ho in mente solo il Cagliari da salvare. La Nazionale? Un sogno"
Il portiere del Cagliari Elia Caprile è stato intervistato Corriere dello Sport. Le sue parole rilasciate a Ivan Paone:
Sulla sua vventura a Empoli: "Finii all’Empoli, dove ho conosciuto Nicola. Una bella esperienza chiusa con la salvezza". Quindi il passaggio al Napoli, che deteneva il cartellino. "Mio padre è napoletano, sono molto legato alla città. Volevo mettermi in gioco. Le cose, però, non sono andate come avrei voluto".
Poi la chiamata del Cagliari: "Come l'ho accolta? Con entusiasmo. Ho deciso di accettare la sfida e ne ho parlato subito con Conte. Volevo essere protagonista, il ruolo di secondo non fa per me. A Cagliari con il ruolo di salvatore della patria? Niente affatto, ricopro un ruolo da solitario in un collettivo. Il portiere determina, nel bene e nel male, perché è l’ultimo baluardo, ma fa parte di una squadra. Il Cagliari si salverà per merito di tutti, squadra, staff , dirigenti e tifosi, non per un singolo. Da solo, sono nessuno".
Sul suo inserimento: "Sono stato accolto benissimo, tra l’altro conoscevo già il mister, il preparatore Squizzi che avevo avuto al Chievo, Luperto e Marin con i quali avevo giocato a Empoli, e Gaetano, mio compagno al Napoli. Insomma, è venuto tutto facile".
Sulla corsa salvezza: "Ho fiducia, siamo in una buona situazione e consapevoliche saranno sei gare diffi cili. Possiamo conquistare punti contro chiunque. Bisogna crederci»".
Sulle ambizioni azzurre: "Se credo nella Nazionale? Come non potrei? E’ il sogno di qualsiasi calciatore. Direi che la concorrenza è notevole, nel giro azzurro ci sono super portieri ma il modo per arrivarci è fare bene con il Cagliari, Quindi penso al presente".
Sul suo futuro: "Se penso al futuro in rossoblù o altrove? Al momento no. Intanto, conquistiamo la salvezza, poi le società si parleranno".
Lunedì si torna in campo: "Ansioso? Voglioso di giocare. Mi piace il riscaldamento, il momento in cui posso “sentire” lo stadio, i suoi rumori, il pubblico. Al fi - schio di inizio, ho orecchie e occhi solo per la partita"







