
Oliveira: "Falcão mi convocò nel Brasile, ma avevo già scelto il Belgio. Mio padre non mi parlò più"
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Luis Ayrton Oliveira ha rivelato un retroscena riguardante la sua scelta di accettare la convocazione da parte del Belgio, piuttosto che quella d'origine, il Brasile: “Quando diventai cittadino belga, il ct del Brasile, Falcão, mi convocò per un’amichevole. Ma ormai avevo firmato i documenti. Mio padre sognava di vedermi con la maglia verdeoro. Un suo amico si trovava a San Paolo e lesse sul giornale che un giovane brasiliano aveva rifiutato la chiamata della Nazionale. Dopo 10 giorni, incontrò mio padre per mostrargli quell’articolo. Era incredulo. Ci parlai e gli dissi di raggiungermi in Belgio per un po’.
Venne a tutti i miei allenamenti e alle partite, ma quando seppe della mia scelta rimase deluso. Se ne è andato senza parlarmene mai più. Pentito della scelta? Non tornerei indietro. Il Belgio mi ha dato tantissimo e non posso dimenticarlo. Con il Brasile non avrei avuto la possibilità di giocare per più di dieci minuti. Per me è stata la scelta giusta”.







