Pastore: "Nel 2022 il Cagliari si mangiò l'Atalanta. Gioco di parole cagliaritano avvolto nel mistero"
Nel corso di L'ascia Raddoppia, trasmissione in onda sui canali social di Cronache di Spogliatoio, Giuseppe Pastore ha approfittato della sfida tra Cagliari e Atalanta di domani pomeriggio, per togliere fuori una curiosità riguardante il "linguaggio comune" in alcune zone del capoluogo isolano. Le parole del giornalista, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Guardate questa foto della prima pagina dell'Unione Sarda, quotidiano locale della Regione Sardegna, pubblicata dopo Atalanta-Cagliari 1-2 del 2022, partita in cui Gastón Pereiro realizzò una doppietta. "Il Cagliari si mangia l'Atalanta" sembra un titolo come un altro, ma in realtà contiene un gioco di parole. L’espressione "l’Atalanta", per qualche strano motivo, in dialetto cagliaritano vuol dire “tanto, tantissimo”. Per esempio: "Ieri sera a cena ho mangiato e bevuto l'Atalanta". Ebbene sì, proprio la squadra di calcio! Tuttavia, questa curiosa espressione non è diffusa in tutta la città, ma solo in determinati quartieri di Cagliari, dove è di uso comune. È diventata particolarmente significativa nel weekend di Cagliari-Atalanta.
Ora vi starete chiedendo: ma come nasce questa espressione? Perché, nello slang cagliaritano, si utilizza questo modo di dire? Beh, come spesso accade, ci sono varie teorie, nessuna delle quali davvero convincente: La prima teoria racconta che, negli anni ‘90, ci fu uno scontro tra tifoserie del Cagliari e dell’Atalanta. Gli atalantini si presentarono in gran numero, tanto che i cagliaritani associarono questa numerosità all’espressione. La seconda ipotesi è legata a una partita con tanti gol, come quella del 1993 finita 5-2 per l’Atalanta, che potrebbe aver dato origine all’idea di abbuffata o grande quantità. La terza teoria, la più banale, suggerisce che l’espressione sia nata per via della sua musicalità, perfetta per essere usata in dialetto. Ad ogni modo, il mistero rimane insoluto. Se avete un amico di Cagliari, potete chiedergli conferma: questa espressione esiste davvero! Tanto che l’Unione Sarda l’ha utilizzata come titolo due anni fa".