ESCLUSIVA TC - ANTONIO LANGELLA: "Cagliari, a gennaio più che Coman serviva una prima punta di qualità. Ai rossoblù mancano innanzitutto i gol. Col Parma c'è un solo risultato disponibile: la vittoria. La sconfitta sarebbe un dramma"

Antonio Langella, che assieme a Zola, Esposito e Suazo fece le fortune dell’attacco del Cagliari nella prima metà degli anni Duemila, manifesta qualche perplessità circa il mercato invernale condotto dalla società rossoblù: “A mio avviso il Cagliari avrebbe dovuto sostituire Lapadula con un attaccante esperto e prolifico, in grado di garantire i gol che fino a questo momento sono mancati”.

Antonio, partiamo dalla gara persa con la Lazio. Che partita è stata quella dell’Unipol Domus?

“Direi che il Cagliari non ha giocato poi così male. Nel secondo tempo ha fatto bene, meritando il gol del provvisorio 1-1. Forse il primo tempo non è stato impeccabile, ma va detto che i biancocelesti in questo momento sono una delle formazioni più temibili del campionato.”

Il prossimo appuntamento è fissato per domenica prossima all’Unipol Domus contro il Parma: un match che, a questo punto, i rossoblù di Davide Nicola non possono proprio sbagliare.

“Il Cagliari avrà a disposizione un unico risultato: la vittoria. Il pareggio sarebbe solo un ripiego, mentre non contemplo nemmeno l’idea di una sconfitta: sarebbe una sorta di dramma sportivo.

Il Parma è particolarmente pericoloso quando riparte in velocità in contropiede. E probabilmente il canovaccio della partita sarà proprio questo: il Cagliari attaccherà e gli ospiti punteranno sulle ripartenze, che sono il loro principale punto di forza e cavallo di battaglia, cercando di approfittare delle occasioni che i sardi gli concederanno. Per questo motivo credo che la gara sarà particolarmente impegnativa e complicata per Luperto e compagni.”

Oggi il DS del Cagliari Nereo Bonato, in conferenza stampa, ha detto che – partito Lapadula – la società fa affidamento su Piccoli, Pavoletti e Kingstone. Il neoacquisto Coman, infatti, è più un esterno d’attacco che una vera e propria prima punta. Domanda: alla luce dello scarso minutaggio e del rendimento tutt’altro che esaltante del Pavoletti versione 2024-2025, non sarebbe stato il caso di ingaggiare anche una punta prolifica e navigata in grado di affiancare e supportare Piccoli là davanti?

“Mi trovo perfettamente d’accordo. Andava preso un attaccante in più. Lapadula è partito: è vero che aveva giocato pochissimo tra infortuni e scelte tecniche operate da mister Nicola, ma conosciamo tutti il suo potenziale tecnico-agonistico. Questo Coman è un punto interrogativo: non sappiamo se e quanto verrà impiegato. Come non sappiamo se Lapadula sia stato sostituito degnamente o no. Quel che è certo è che il Cagliari ha perso un uomo importante come l’italoperuviano, il quale andava rimpiazzato con un altro attaccante di spessore e di esperienza in grado di garantire un certo numero di gol. La squadra ha bisogno innanzitutto di un uomo dalle spiccate virtù realizzative.

Pavoletti, come diceva lei, per diverse ragioni sta segnando poco. E Piccoli non può reggere da solo il peso di tutto l’attacco. Luvumbo da parecchie settimane è fuori per infortunio… Insomma, a gennaio sarebbe stato importante ingaggiare una punta di qualità.”