Sanna: "Cagliari, poca alternanza nella rosa. Kingstone e Prati hanno giocato pochissimo"

Vittorio Sanna ha parlato del Cagliari sul suo canale YouTube. Di seguito quanto sintetizzato da TuttoCagliari: "Senza voler innescare polemiche su quanto è stato detto dopo la partita a Torino, dove la squadra si è arrivata stanca e così è stato riportato da Davide Nicola, la stanchezza che la squadra ha espresso è un dato che va combattuto, un effetto che va assolutamente affrontato perché la squadra è stanca probabilmente perché qualcosa non ha funzionato e, tra le cose che possiamo mettere in conto, c'è anche l'alternanza di questa rosa che finisce per essere una rosa che non sta più giocando sui 24 che aveva a disposizione, ma probabilmente sui 16. Scorrendo quello che è il numero di minuti giocati da diversi giocatori, questa cosa emerge: il meno utilizzato è Kingstone Mutandwa. Non si capisce perché il giovane ventiduenne, tra gli attaccanti ha giocato appena 52 minuti: siamo veramente a livelli bassissimi. Se poi scorriamo ancora e andiamo più su scopriamo che anche Matteo Prati, 21 anni, ha giocato 350 minuti. José Palomino 563 minuti.

Tutte proporzioni inferiori a quelle dei giocatori più utilizzati che chiaramente, alla fine, sono anche i più spremuti. Wieteska prima di partire ha giocato 361 minuti. Si potrebbe dire che le alternative forse non sono valide quanto i titolari, si, ma il titolare spremuto, e lo abbiamo visto a Torino, è inutile che sia titolare se poi alla fine non riesce a fare il suo gioco. C'è da affrontare il problema per capire come intervenire con una pianificazione diversa, come intervenire per avere non 16 giocatori titolari, ma qualcuno in più perché è inutile tenere dei calciatori che il campo lo vedono col cannocchiale. E' certamente uno dei motivi che deve essere affrontato, anche perché nelle caratteristiche di Davide Nicola che vanno riviste c'è che in passato, è capitato ad esempio che all'ultima giornata, dopo aver costruito un grandissimo recupero con la Salernitana, si sia salvata solo perché il Cagliari a Venezia aveva dei fantasmi. La stessa salvezza dell'Empoli è avvenuta nei tempi di recupero, insomma, c'è qualcosa che bisogna analizzare, probabilmente anche sulla capacità di motivare i calciatori, oltre che sulla capacità di pianificare il tutto perché non si arrivi stanchi o una partita dopo l'altra cioè quattro giorni dopo 5 giorni dopo la partita precedente".