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QUI ROMA - Il collaboratore tecnico Mancini: "Siamo a buon punto, abbiamo lavorato bene sulla condizione atletica"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 12 agosto 2024, 14:30Avversari
di Paola Pascalis
per Tuttocagliari.net

QUI ROMA - Il collaboratore tecnico Mancini: "Siamo a buon punto, abbiamo lavorato bene sulla condizione atletica"

Emanuele Mancini, un collaboratore tecnico di Daniele De Rossi, ha rilasciato un'intervista ai canali ufficiali del club giallorosso. Di seguito alcuni passaggi: “Intanto, devo dire, mi ha fatto un grande effetto tornare a Trigoria dopo circa 20 anni dall’ultima volta. Era tutto cambiato, ma ho ritrovato persone a cui ero legato, come alcuni magazzinieri. Il resto, lo si può immaginare. È un onore stare qui, per me è un’opportunità enorme. Farlo accanto a Daniele, ancora di più”.

Com’è lavorare con il mister? Avendolo accompagnato non solo sul campo da gioco da collaboratore, ma anche da amico in diverse fasi della vita.

“Il prossimo anno saranno 30 anni che ci conosciamo. Ci incontrammo la prima volta quando avevamo circa 12 anni, appunto nel settore giovanile della Roma. Eravamo bambini. L’ho frequentato come amico in tanti anni, ma non l’ho mai vissuto da calciatore professionista nello spogliatoio. Per me è bello lavorarci, sto vedendo questo lato di Daniele nello spogliatoio che è molto simile al suo comportamento nella vita di tutti i giorni. Sa ascoltare, prende spunto da chiunque, questa è una cosa che apprezzo molto”.

Dunque, pare di capire che è stata quasi una conseguenza naturale la vostra collaborazione professionale. 

“Senza dubbio. Ci siamo sempre confrontati sul calcio. Lui con le sue idee, io con le mie. Da almeno dieci anni commentavamo diverse partite, anche esercitazioni da provare in campo. Abbiamo smesso di giocare. Daniele ha iniziato il suo percorso per diventare tecnico, anche io ho allenato per un periodo nei dilettanti, poi è uscita l’opportunità della Spal e da lì è partito tutto”.

Professione a parte, il suo legame con il mister può essere definito quasi fraterno.

“Siamo sempre stati insieme. Da bambini ci siamo trovati ed è nato questo rapporto. Nonostante fossimo distanti una cinquantina di chilometri. Lui a Ostia, io sulla Flaminia. Così è stato sempre negli anni. Si sono unite le famiglie, si sono uniti i figli. Il fatto di allenare insieme è stato, appunto, un passaggio naturale. Il nostro scambio sul calcio, sulle partite, sui calciatori, c’è sempre stato. Questo, fondamentalmente, perché abbiamo entrambi la stessa passione, quella di allenare”.  

Questo percorso alla Roma come sta andando? Quali sono le sensazioni dopo questa prima parte di lavoro estivo?

“Ottime sensazioni. I ragazzi hanno lavorato fortissimo, a Trigoria abbiamo iniziato la preparazione con tanti giovani, adesso la rosa sta prendendo forma. Sono tornati i nazionali, si sono aggiunti alcuni acquisti dal mercato. Chi ha iniziato dal 7 luglio è andato decisamente forte”.

Dal punto di vista fisico, a che punto siamo?

“A buon punto, abbiamo lavorato tanto sulla condizione atletica. E molto bene. Dal punto di vista tattico, come detto, stiamo avanzando più gradualmente, considerato che dovevamo mettere dentro giocatori – tra rientri e nuovi – un po’ alla volta. Siamo sulla strada giusta, però”.